Barbaresco 2004

Da sole uve nebbiolo. Fra i tanti vini di Angelo Gaja, continuo a considerare il suo Barbaresco come il rosso più autentico e coerente. Soprattutto nel caso della versione del 2004, particolarmente felice e rigorosa. Ha colore granata di buona intensità e profumi tipici, lineari ed eleganti, con sentori di liquirizia, tabacco e viola, ed una nota affumicata appena accennata in sottofondo. In bocca è armonico, con un’acidità quasi salata, ben tamponata dalla componente estrattiva. Appena polverosi i tannini, in buona evidenza per la gioventù del vino, ma è facile prevederne un’evoluzione positiva nei prossimi tre anni di affinamento in bottiglia. Chiude con una buona persistenza, privo di finali amarognoli.