Monfortino, verticale storica (2): la maturità

Anche se di longevità quasi unica nel panorama italiano, e mondiale, paragonabile nel nostro paese solo al Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi, pure lui, Monfortino, ha una parabola evolutiva, seppur lunghissima. Bisogna premettere che tutte le bottiglie testate hanno condizioni di conservazione quasi perfette, direi maniacali: temperatura di stoccaggio compresa fra 12 e 15 gradi, umidità ambientale fra 70% e 80%, buio più assoluto, vibrazioni inesistenti perché lontano da qualsiasi direttrice di traffico.
Dalle conferme delle molteplici verticali descritte, si evince che all’esuberanza quasi sfrontata del primo decennio fa da contraltare una maturità successiva che dona grande variegatura sensoriale, complessità e articolazione sublimi, capacità di beva tali da farne il campione indiscusso della tipologia.
Riassumendo questa seconda parte, quella della maturità: dopo i 15 anni, Monfortino inizia ad assumere connotazioni che gli sono proprie, quali grande complessità, forse unica, stupenda mobilità ed evoluzione nel bicchiere, beva compulsiva. In questa fase, nelle annate “classiche” raggiunge il suo apice, ma la sua corsa al piacere sarà ancora lunghissima…