Caiarossa, un angolo di Francia in Toscana

Il nome indica esattamente la caratteristica chiave dell'azienda: la "ghiaia rossa" che identifica tutti i suoli dei vigneti, pur nella loro diversità, un fil rouge (è proprio il caso di dirlo) che dona finezza e riconoscibilità.
Forse si rispecchia nella casa rossa dove ha sede la cantina, una casa che si vede da lontano quando ormai si è convinti di aver sbagliato strada. In realtà si trova poco distante da Riparbella, un borgo medievale a una decina di chilometri dalla costa toscana, nell'entroterra di Cecina. Il comprensorio di Bolgheri è una manciata di chilometri più a sud, ci sono le colline di Montescudaio nel mezzo. Ci troviamo appunto in Val di Cecina, verso l'interno è poco distante la splendida cittadina di Volterra, eppure questa dove sorge Caiarossa è un'area quasi nascosta, appartata rispetto alle zone più turistiche, immersa nel silenzio e nel verde. Insomma, non è una zona dove si capita facilmente, bisogna volerci andare.
Ebbene proprio qui, quasi incredibilmente, l'imprenditore olandese Eric Albada Jegersma ha acquistato questa proprietà dieci anni fa: era innamorato della Toscana e cercava un luogo dove poter produrre vini diversi da quelli delle sue proprietà bordolesi (i due Grands Crus Classés in Margaux Château Giscours e Château du Tertre) pur portando con sé una cultura enologica di chiara impronta francese che poteva trovare riscontro solo verso la costa. Il risultato è un riuscito mix tra l'eleganza bordolese e la solarità toscana.
La proprietà si estende su un totale di 70 ettari, soprattutto boschi poi uliveti (il vecchio nome del possedimento è Podere Serra all'Olio) e vigne. In base alla diversa natura dei terreni sono stati individuate decine e decine di diverse parcelle destinate a uve diverse. Il vitigno principe (più di 6 ettari) è il cabernet franc, poi cabernet sauvignon, merlot, syrah, sangiovese, petit verdot e alicante. Non mancano 2 ettari destinati alle uve bianche: viognier, petit manseng e chardonnay. Come dice Dominique Génot, direttore ed enologo dell'azienda, la Val di Cecina è un territorio "nuovo" per la produzione di vini importanti, il che consente una certa libertà ampelografica.
Altissima densità di piante per ettaro (in media oltre 9.000 ceppi), rese bassissime (40-45 quintali per ettaro), conduzione biodinamica (certificata Demeter): sono queste le caratteristiche salienti di una produzione qualitativamente in crescita.
Abbiamo aperto la nostra verticale di Caiarossa con una "distrazione": il nuovo nato Aria di Caiarossa, che si propone come fratello minore del vino principale. Battesimo ufficiale anche per il vino che ha chiuso la degustazione: Essenzia di Caiarossa, una perla rara che il direttore generale Alexander Van Beek ha presentato come "l'essenza" dei migliori vigneti nelle migliori annate e che il proprietario Dennis Albada Jegersma (figlio di Eric) guardava con l'occhio orgoglioso del papà che vedo il figlioletto muovere i primi passi.