Sassicaia (2), il nuovo millennio

Ho realizzato le schede organolettiche durante un periodo di circa un anno e mezzo. Sono appunti presi via via che assaggiavo le varie annate che avevo nella mia cantina personale, in parte acquistate, in parte mandatemi da Niccolò Incisa che negli ultimi vent’anni almeno me ne ha inviate due nel momento dell’uscita sul mercato del vino. Un piccolo privilegio del quale lo ringrazio e che ora condivido, almeno letterariamente, con tutti i lettori. È ovvio che assaggi e punteggi si riferiscono alle bottiglie che avevo e ai vini che ho effettivamente assaggiato e valutato. L’assaggio è del tutto completo, a quanto mi risulta. Mancano solo le versioni del 1969 e del 1973 che non furono prodotte.
L’idea di realizzare una verticale definitiva di Sassicaia era qualcosa che avevo da tempo, non a caso ho schedato i vini man mano che li assaggiavo. Ora, con la recente scomparsa di Giacomo Tachis, la cosa prende anche un altro significato, e racconta anche di tutta la sua vita professionale. Le ultime vendemmie, dal 2011 in poi, le ha curate Graziana Grassini, allieva di Tachis e che proprio lui aveva indicato come sua erede. Ma di certo, quando si parla di Sassicaia, oltre agli Incisa, il nome di Tachis va annoverato fra i suoi artefici, ed è per questo che dedico questo lavoro alla sua memoria.
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