La Ribona “silenziosa” di Saputi

Il bianco tipico dei Colli Maceratesi con Saputi offre una versione priva di fronzoli ma esecutivamente impeccabile: un’ottima Ribona.
Perdonate il gioco di parole, ma non è facile dire quale sia, di tutte le Marche, la Marca più “marchigiana”. Se però per “marchigianità” si intendono il culto delle piccole belle cose, la campagna silenziosa e laboriosa e una certa ritrosia all’autoincensamento, di certo in una ipotetica classifica la campagna maceratese si piazzerebbe ai primi posti di questa regione al plurale.
Percorrendo la strada provinciale 78 che collega Macerata ai Monti Sibillini, classificata dagli esperti tra le più belle d’Italia, è possibile scorgere l’Italia di Soldati a colori: la campagna è curata e l’architettura è perfettamente fusa al paesaggio, visto che nelle Marche l’edilizia tradizionale è stata salvaguardata, e non solo è impossibile imbattersi in scempi architettonici, ma in poche regioni italiane il paesaggio è così in armonia con l’operato umano.
Colmurano può vantare un centro storico delizioso e si trova più o meno a metà strada del nostro ipotetico viaggio: una zona, l’alto maceratese, più nota per il Viccotto – nella vicina Loro Piceno sono conservati atti notarili che ne testimoniano la produzione nell’Alto Medioevo - che per i vini “normali”. Tuttavia anche qui non mancano bravi produttori, tra i quali spicca la famiglia Saputi, che in maniera silenziosa immette sul mercato valide etichette con costanza pluridecennale.
Giunta alla quarta generazione, l’azienda è oggi guidata da Alvaro insieme ai figli Leonardo, enologo, e Andrea al commerciale. Accanto a un valido e corposo Marche Merlot e a un Rosso Piceno un po’ rustico ma dal chiaro timbro maceratese, ovvero più speziato rispetto alle interpretazioni della zona di Offida, svetta il Colli Maceratesi Ribona, bianco autoctono locale dal potenziale notevole, del quale abbiamo già parlato diverse volte (vedi collegamenti in calce all’articolo).
La versione di Saputi, priva di fronzoli ma esecutivamente impeccabile, si colloca ai vertici della tipologia. A conferma del talento regionale nei bianchi autoctoni.
L’azienda offre anche un bell’agriturismo, con una solida cucina tradizionale.
Colli Maceratesi Ribona 2018 Saputi
88/100 - € 10
Da uve ribona. Bio. Affinameto in acciaio. Paglierino leggero ma vivo, leggermente aromatico al primo impatto, con mentuccia e salvia, palato di media corposità, vivo, il finale è di tutto rispetto, su note di confetto e crema. Già ottimo adesso, darà il meglio tra un paio di anni almeno.
Colli Maceratesi Ribona 2016 Saputi
91/100 - € 10
Da uve ribona. Bio. Affinamento in acciaio. È sempre un piacere cogliere una Ribona all’apice, soprattutto quando proviene da un’annata eccellente. E se il colore, paglierino dorato ma vivo, lascerebbe ipotizzare un vino un po’ pesante, i dubbi vengono immediatamente fugati dalla freschezza olfattiva, con crema e mentuccia, e da un finale veramente notevole, molto saporito e molto lungo, su note di pietra focaia, mentuccia e crema. Doti strutturali di tutto rispetto senza essere eccessive. Un grande bianco.
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02/06/20 | Redazione |