Monfortino 1926

Autore | Vinogodi |
Data di pubblicazione | 24/01/14 |
Punteggio | 97/100
Premio DoctorWine maggiore di 95![]() |
Denominazione | Barolo |
Premi | |
Rapporto qualità prezzo | |
Prezzo attuale | 0.00 € |
Regione | Piemonte |
Nazione | Italia |
Qui siamo all’apoteosi dell’emozione. Il colore è aranciato relativamente carico, apparentemente potrebbe essere un dignitosissimo vino che ha fatto il suo tempo… Errore madornale, è uno delle primissime annate di Monfortino (per fortuna ne ho ancora quattro bottiglie, ma quante ne ho già bevute di quest’annata. Di più vecchie, in cantinetta, ho solo la 1924). Fra le più grandi in assoluto della sua storia. Sarei troppo parziale nel descriverlo, per cui riporto il commento dell’amico Augusto, primario docente (e luminare) all’Università del Sacro Cuore a Roma: "I miei compagni della degustazione odierna mi devono perdonare perché pur condividendo pienamente la valutazione che il 1961 è stato il Monfortino che oggi si è rivelato il migliore, nella mia mente torna insistente, prepotente, invincibile, per quanto cerchi di controllarla, l'immagine di un vino: ha un colore aranciato rischiarato da riflessi luminosi, al naso è vivo e comunica aromi di foglie d'autunno cadute e l'odore della terra su cui si poggiano, c'è anche una nota dolce di petali di rosa lasciati appassire, di tè nero, di torrone, alternati a sangue rappreso e note fungine. In bocca è avvolgente, conserva una sua acidità che sostiene un corpo in cui i tannini risolti consentono di percepire un'alternanza di note dolci e speziate che unite ad elementi nobili di terziarizzazione conferiscono al vino una leggerezza, una piacevolezza ed una persistenza veramente unici e indimenticabili. Questo vino, anche grazie ad un tappo che ne ha garantito una perfetta chiusura e ad una conservazione incomparabile, ha vinto la sua battaglia contro l'ossidazione ed il tempo. Rimarrà per sempre impresso nella mia memoria”.
Anche in questo caso il voto è un 100/100 emozionale, ma non meno di 97/100 reali.
Prezzo ovviamente da asta, vale il discorso del 1937. Mi sono stati offerti oltre 1000 Euro per una bottiglia di quest’annata, chiaramente proveniente dalla mia cantinetta, ma non la scambierei neppure per un maturo Aux Cros Parantoux di Jayer…