Un grande classico del Vulture

Ci siamo occupati spesso di aglianico su Doctor Wine e soprattutto di Aglianico del Vulture. Il Vulture è un territorio della Basilicata che insiste su un antico vulcano ormai spento da millenni. Il legame con il vitigno è profondo ed anche le caratteristiche dei vini cambiano a seconda delle differenze tra i comuni ed dell’altezza delle vigne. Il territorio sta vivendo un bel periodo grazie ad un impulso di nuovi produttori. Ma proprio per questo oggi vogliamo parlare di un grande classico del Vulture: Paternoster, che quest’anno festeggia i 90 anni di attività.
L’azienda consta di 20 ettari vitati e la produzione nella bella cantina di Villa Rotondo, nei pressi del paese di Barile, è moderna nella conoscenza e tradizionale nello stile. Sul fronte vini la cantina rappresenta varie anime dell’aglianico con tre prodotti molto differenti tra loro ma di eguale attinenza al territorio. La grande classicitàè rappresentata dal Don Anselmo, dedicato al fondatore dell’azienda, un vino dalla longevità incredibile e molto austero nei primi anni di vita; il Rotondo, che proviene da un vigneto estremamente vocato e che ha una lavorazione più attenta ad una maggiore fragranza olfattiva con la ricerca di un frutto più incisivo; mentre il Synthesi rappresenta l’aglianico giovane e di pronta beva.
Le differenze tra il Don Anselmo ed il Rotondo sono dovute anche alla differenza dei suoli e dalle altitudini dei vigneti oltre che dalla loro età. Il Don Anselmo proviene da un vigneto situato a circa 600 metri di altitudine ed ha vigne molto vecchie che portano la produzione a circa 50 quintali di uva per ettaro, la maturazione è tardiva e si vendemmia ad ottobre inoltrato.
L’elevazione in legno prevede l’uso sia di barrique che di botti classiche. Il Rotondo è totalmente elevato in legni piccoli francesi per circa un anno e poi si affina in bottiglia. Il vigneto Rotondo nell'omonima localitàè a circa 500 metri e si raccoglie con almeno una decina di giorni di anticipo rispetto al precedente. I due vini, quindi, sono concettualmente molto diversi ed il secondo nacque per avere un aglianico sì importante, ma con una beva più armonica nei primi anni.
In questa degustazione troverete le ultime quattro annate di Don Anselmo e le ultime due di Rotondo.