Monfortino, verticale storica (1): la gioventù

Data l’eccezionalità dell’argomento, ho voluto dividere in tre degustazioni tematiche la storia del Monfortino, ripercorsa in una bellissima verticale che ha completato tutto il ciclo storico della vita produttiva della nostra gloria nazionale, come suggerito anche dal nostro direttore e amico, Doctor Wine. Non ho aperto tutte le annate disponibili, ma una buona rappresentanza per ogni decennio per valutare l’evoluzione di questo fenomeno di longevità nell’arco di tutta la sua storia produttiva.
Partiamo oggi con il Monfortino “da giovane”, cioè le annate prodotte dopo il 2000.
Monfortino deriva da vitigni storici della Cascina Francia di proprietà Conterno dagli anni settanta, sita fra Serralunga D’Alba e Monforte D’Alba. E’ un vigneto straordinario che, come selezione “Riserva”, produce frutti strabilianti ai vertici qualitativi mondiali. La cura in vigna è maniacale, le macerazioni sono lunghissime, il riposo in botte grande tranquillo e serafico. Da giovane (diciamo così, in realtà nasce e viene messo in commercio quando la maggior parte dei vini già hanno imboccato il viale del tramonto sensoriale) ha già un equilibrio sorprendente, mantenendo vigoria e quella strana sensazione che la sua parabola di vita sarà incredibilmente lunga, quasi una premonizione fin dall’assaggio in botte. Analizziamo ora, a ritroso, buona parte delle annate dell’ultimo ventennio, come detto, summa di più bicchierate nel corso degli ultimissimi periodi. Anticipo il risultato come commento a questa prima parte: Monfortino, in gioventù, si presenta come un cavallo brado da domare ma riesce a donare sensazioni di equilibrio, austerità e potenziale senza pari …