Calvarino Pieropan, il volto sobrio del Soave (2)

Dopo le quattro chiacchiere scambiate con Adrea Pieropan, pubblicate ieri, oggi entriamo nel vivo della verticale del Soave Calvarino.
Nel bicchiere e negli anni il risultato che il Soave Calvarino offre è quello di un vino che riesce a trasmettere al contempo il carattere fruttato elegante della denominazione, e quello delicatamente gessoso del vigneto dal quale proviene. Un vino che gode di una continuità stilistica notevole (tranne magari il velo di tannino del 2003, presumibilmente più figlio dell’annata) e con il dna dei fuoriclasse: la capacità non solo di migliorare, ma anche di essere eccellente da subito.
Tutti i vini sono garganega 70%, trebbiano di Soave 30%. Affinamento in cemento vetrificato senza malolattica.
Il prezzo indicativo a scaffale delle ultime 3-4 annate è al di sotto dei 20 euro, per le annate più vecchie il prezzo ovviamente sale e molto dipende dalle enoteche che lo hanno disponibile. L’annata 1996, invece, è una rarità che difficilmente si riesce a trovare in enoteca, bisogna sperare in qualche asta.
Calvarino 45° Anniversario Soave Classico 2016
Paglierino scarico. Al naso note floreali e di pera, pietra focaia e un tocco di biscotto; all’attacco gustativo è fine, si muove affusolato per poi chiudere su una persistenza delicata ma saldissima. Magnifico vino.
96/100
€ 19
Calvarino Soave Classico 2012
Figlio di un’annata potente, è paglierino caldo e ha belle note di idrocarburi attorniate da pesca e mandorla. Al palato si muove sempre con grande eleganza, ma manca un po’ di freschezza (anche per un vino delicato come il Calvarino). Finisce asciutto senza perdere delicatezza.
92/100
€ 28
Calvarino Soave Classico 2010
Il colore è lieve e molto giovanile, un paglierino vivo e scarico, il profumo alterna note di polvere di gesso, un tocco di pepe bianco, cera e ananas verde. Al palato è come sempre fine e affusolato, anche se appena stretto a centro palato. Il finale è nettamente gessoso.
93/100
€ 28
Calvarino Soave Classico 2007
Figlio di un’annata calda ed eccellente, il primo lievemente dorato, con salvia, un tocco di agrumi, il palato è affusolato, il finale magnifico, salato, alternato tra cera, rosa bianca, un tocco di funghi. Il primo Calvarino della degustazione colto all’apice. Che sobrietà. Un vino magnifico, tra grandi bianchi italiani..
95/100
€ 30
Calvarino Soave Classico 2006
Un’annata umida e abbondante, ma il vino mantiene una precisione straordinaria (nemmeno la minima sbavatura terrosa/vegetale tipica delle annate piovose), con infuso di agrumi, un tocco di canfora e pepe bianco e una nota gessosa delicatissima. Al palato non è né freddo né austero, ma molto sobrio e un po’ più insistito sulle note gessose. Straordinario.
94/100
€ 30
Calvarino Soave Classico 2003
È raro trovare vini bianchi del 2003 in questo stato. Il colore è dorato deciso ma non pesante, e infatti il vino non ha alcuna pesantezza: appena stappato è un po’ troppo insistito su una nota di glutammato, poi si apre a note di biscotto salato, fumo e una nota splendida di rosa bianca. L’attacco è cremoso a raccontare l’annata, lo sviluppo gustativo è caratterizzato da un velo di tannino che dona carattere. Finale elegante, non caldo, con fumo e fiori bianchi. Una sorpresa. 88/100
€ 30
Vigneto Calvarino Soave Classico 1996
Il colore sembra quello di uno Chablis maturo, verde dorato leggero e nervoso, il profumo inizialmente fa pensare invece al Centro Loira, con felce, semi di peperone e funghi chiodini. Dopo pochi minuti il naso si addolcisce e vira verso rose e miele senza perdere sfumature. Il palato è come sempre delicatissimo, più saporito dei campioni più giovani. Nessun vuoto al palato. Il finale è vegetale. Forse più “1996” che “Soave” o “Calvarino”. Un vino straordinario di un’annata complicata che ha segnato il profilo dei vini in maniera emblematica.
94/100
Da asta.