Le Terrazze, visioni di Conero

di Francesco Annibali 09/07/20
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famiglia Terni Antonio, Giulia, Georgina, Fattoria Le Terrazze, Marche

A due passi dal mare Adriatico, nel settore meridionale del Conero, la fattoria Le Terrazze produce Rossi Conero di grande piacevolezza e beva molto godibile.

C’era una volta il Rosso Conero, e per fortuna c’è ancora. Autentico cru di montepulciano sul mare nutrito da un terreno chiaro e calcareo, il Rosso Conero è una denominazione che paga le annate fredde, qui ad Ancona ovvero al limite settentrionale di maturazione del montepulciano, ma che quando tutto fila liscio è il più completo dei rossi marchigiani. 

Un grande rosso da invecchiamento (intendo più di 20 anni in scioltezza per le selezioni migliori), ma che ha pagato nel nuovo millennio la meritata ascesa del Rosso Piceno, che sul piano della finezza ha spesso qualcosa in meno.

Le Terrazze divenne famosa negli anni Novanta grazie ad uno stile moderno (fa parte della scuderia di Marc de Grazia) e ad alcune selezioni strepitose, fra tutte il Visions of Johanna: un nome caro agli appassionati di musica rock, che richiama il gigantesco capolavoro di Bob Dylan di cui Antonio Terni, titolare della azienda, è fan sfegatato.

L’azienda si trova in una delle zone più belle della regione, la frazione Taunus di Numana, nel settore meridionale del Conero, a due passi dal mare. Una visita è altamente consigliata: Terni sembra uscito da un paio d’ore dalla Summer of Love, è uomo di dialogo squisito e spessore intellettuale non comune. 

Le Terrazze sta adeguando lo stile aziendale agli anni Venti: i rossi stanno perdendo un po’ di confezione, mantenendo una esecuzione impeccabile e guadagnando beva. Cosa state aspettando?

Rosso Conero 2017 

87/100 - € 12

Da uve montepulciano. Maturazione in botte grande per 12 mesi. Porpora violaceo profondo. Naso vinoso, appena di corteccia, con mandorla tostata e ciliegia. Quasi abboccato in attacco di bocca, centro fruttato, un tocco balsamico, finale fermo ma non asciutto. 

Più leggero e sbarazzino del passato, appena a corto di carattere ma senza rinunciare alle fondamenta della denominazione, di notevole beva.

Bottiglie prodotte: 45.000

Conero Riserva Sassi Neri 2016

90/100 - € 25

Da uve montepulciano. Maturazione di 18 mesi in barrique di Allier. Rubino profondo non coprente. Le note balsamiche del Conero (origano, ago di pino, un tocco di cardamomo) sono in primo piano, sul frutto del varietale (ciliegia). Il palato sente un vino di ottimo peso, nettamente balsamico, il tannino è piacevolmente amarognolo, il finale sottile, rinfrescante, nuovamente balsamico, davvero lungo. 

Un vino che sta cambiando pelle, leggermente più crudo del passato e con il legno che resta sempre in secondo piano: dopo alcune annate non indimenticabili, una prova molto convincente (grazie anche all’annata). Longevo, ma già godibile.

Bottiglie prodotte: 15.000

Marche Chardonnay Le Cave 2019

88/100 – € 12

Da uve chardonnay. Affinamento in acciaio sui lieviti. Paglierino medio vitale La nota varietale di ananas e buccia di lime è chiara e centrale, con un tocco di anice. Il palato è di medio peso, giocato sulla sapidità, il finale in corrispondenza con i profumi, il tutto senza alcun eccesso di confezione. 

È un peccato che in una regione così vocata ai bianchi (anche vicino al mare) come le Marche ci siano così pochi Chardonnay varietali: sono vini easy listening, con un indice di gradimento elevatissimo, per nulla esigenti a tavola, e ottimi anche per l’aperitivo.

Bottiglie prodotte: 6.600

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