Basta il giusto abbinamento

Anatra laccata, gulash speziatissimo, pecora (meglio il montone) alla callara, cacciagione a forte tendenza dolce (cervo, daino) con salse di cacao. Oppure frutta secca (noci del Brasile su tutte). O formaggi erborinati. Oppure fate come il sottoscritto: freddo di frigo con le ciliegie nere, o con altra frutta nera fresca.
Non sono solito iniziare la descrizione di un vino dagli abbinamenti, ma è chiaro che con il Porto Vintage sia necessario fare l’eccezione.
Visto che l’unico motivo per cui uno dei più grandi vini del mondo è poco consumato in Italia, è perché tanti appassionati non sanno dove posizionarlo a tavola.
Senza considerare la valle di provenienza, di bellezza straordinaria, dai vigneti terrazzati a strapiombo sul Douro che manco la Mosella, nutriti da terreni scuri, ricchi di argilla.
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Porto Vintage 2013
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Quinta Nova | 20/04/16 | Francesco Annibali |
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