Umami, Alsazia

Interessante degustazione di vini alsaziani in abbinamento con piatti indiani, cinesi, thailandesi e giapponesi.
Anche se il gusto umami è stato riconosciuto e sdoganato dal mondo scientifico, e introdotto nella paletta gustativa da un paio di decenni, le sperimentazioni nel campo degli abbinamenti tra vini e piatti ricchi di “saporito” non hanno mai preso troppo piede, quantomeno in maniera strutturata. Un peccato, vista anche la difficoltà che affrontano i vini nostrani a penetrare i mercati orientali.
Volendo dare un’occhiata alla sempre interessante scheda di abbinamenti delle varie associazioni di sommelier, è curioso notare come non sia prevista una casella specifica per il quinto gusto. Tuttavia, se è permesso forzare un po’ la mano, possiamo dire che l’umami rientra nelle sensazioni sapide, sensazioni che vengono esaltate da vini molto profumati e/o morbidi.
Per questo motivo l’Alsazia si è ritagliata un ruolo di primo piano negli abbinamenti con i piatti indiani, cinesi, thailandesi e giapponesi. Ed è con questo spirito che ho avuto il privilegio di guidare una degustazione di vini alsaziani abbinati ad alcuni piatti di ispirazione asiatica al wine bar Wine Not? di Ancona, di proprietà dei Bernetti di Umani Ronchi.
Ma scendiamo nei particolari.
Il primo vino assaggiato è stato uno spumante, il Cremant d’Alsace Brut Extra di Meyer-Fonné: con una sosta sui lieviti in bottiglia di soli 12 mesi, il vino manteneva in primo piano il carattere fruttato (pera, pesca gialla) dei vitigni di provenienza (principalmente pinot auxerrois e pinot gris). Un vino che bene avvolgeva la tendenza dolce e l’acidità fruttata della “Crudità di gambero rosso di Mazara del Vallo al lime”.
Il livello saliva con la “Tartare di salmone da noi affumicato e mela granny smith”, in cui la grassezza e l’aromaticità del salmone letteralmente si fondevano con l’Alsace Riesling Reserve Personnelle 2015 di Bott Frères, per un abbinamento dal risultato perfetto.
Le “Capesante Gong Bao”, con l’umami in equilibrio con la nota iodata del mollusco, erano bene accostate all’Alsace Pinot Gris Rosenberg 2014 di Barmès-Buecher.
Ma il colpo di coda della serata si rivelava essere il talento dell’Alsace Gewürztramier Elements 2013 di Bott Geyl, che riusciva letteralmente a scansionare la profonda nota umami (esaltata dall’agrodolce) delle “Costine di maiale arrosto marinate in miele e zenzero”: un piatto che sarebbe stato impossibile da scalare per un rosso (e non c’è Amarone che tenga).
L’Alsace Pinot Noir Réserve 2016 di Barmès-Buecher, pur molto buono, dimostrava la limitata plasticità dei Pinot Nero a tavola, anche se bisogna dire che il “Pollo piccante saltato con verdure, sesamo e anacardi”, con la nota piccante dominante nella persistenza, sarebbe stato un osso duro un po’ per tutti i rossi.
Chiusura francese sul velluto, con la Tarte Tatin baciata da un superbo Alsace Grand Cru Pinot Gris Sonnenglanz Vendange Tardive 2010 di Bott Geyl, ricco e vibrante come solo (o quasi) i grandi vini dolci alsaziani sanno essere.
Una serata che ha confermato l’eccezionale talento dei bianchi alsaziani nell’avvicinarsi alle cucine del Sol Levante. E chissà che non sia ora di iniziare una perlustrazione in casa nostra che approdi a risultati meno scontati e non si fermi ai grandi bianchi aromatici dell’Alto Adige.
Cremant d’Alsace Brut Extra - Meyer-Fonné
Da uve pinot auxerrois in prevalenza, con un saldo di chardonnay e pinot noir. Maturazione del vino base in botte grande. 12 mesi sui lieviti. Paglierino medio con carbonica abbondante, ai profumi domina la nota fruttata di pera Williams e pesca gialla, attorniata da un tocco di crema di nocciole e di pan di Spagna. Voluminoso e molto fruttato al palato, con carbonica soffice, nel finale tende appena a sedersi, svelando una lievissima mancanza di freschezza. Nonostante questo, è didattico nel mostrare il carattere comunicativo e semplificato dei Cremant d’Alsace.
85/100
20 Euro
Alsace Riesling Reserve Personnelle 2015 - Bott Frères
Da uve riesling. Maturazione di 10 mesi in botte grande. Il Riesling alsaziano in versione didattica: paglierino verdognolo, con una nota di idrocarburi che sovrasta la nota di lime e pesca noce, al palato è appena amarognolo, e nel finale un po’ caldo insiste sulle note di idrocarburi. Solo appena evoluto per un Riesling di tre anni, ma davvero buono.
88/100
22 Euro
Alsace Pinot Gris Rosenberg 2014 - Barmès Buecher
Da uve pinot gris. Maturazione di 12 mesi in botte grande. Ecco un vino nel quale il territorio – in questo caso il calcare di Rosenberg – prevale chiaramente sul varietale. Paglierino scarico (almeno per la varietà) ma molto vivo, il profumo gioca sul filo della riduzione, con mela cotogna e pera Williams un po’ chiuse da una nota di pietra focaia. Il palato ha un portamento quasi da riesling: poco pesante, con note di fiori bianchi, è un Pinot Gris un po’ a corto di fianchi (siete avvisati) ma di profondità ragguardevole.
91/100
25 Euro
Alsace Gewürztraminer Elements 2013 - Bott Geyl
Da uve gewürztraminer. Svinatura ritardata e maturazione in botte grande. Molto leggero al colore per la varietà, paglierino scarico, poco aperto ai profumi, che – rarità nei vini fatti con questo vitigno – vanno quasi cercati dentro il bicchiere, con note di acqua di rose e fiori gialli su un fondo di litchi. Il palato è mediamente grasso, amabile a centro bocca e termina su note speziate. Manca un po’ di fuoco, ma a tavola fa faville. E quando si parla di Gewürztraminer è una cosa niente affatto scontata.
87/100
20 Euro
Alsace Pinot Noir Réserve 2016 - Barmès Buecher
Da uve pinot noir. Maturazione di 12 mesi in botte grande. Rubino granato medio, apre su una nota di agrumi (clementine candite), poi ribes rosso, un tocco di tè verde e uno sbuffo di talco. Il palato è impercettibilmente fenolico, il tannino puntinato, il finale fruttato. Manca il cambio di marcia. Quasi neozelandese. Non lasciatelo invecchiare.
86/100
25 Euro
Alsace Grand Cru Pinot Gris Sonnenglanz Vendange Tardive 2010 - Bott Geyl
Da uve pinot gris vendemmiate tardivamente. Dorato vivo, il profumo è di gioventù impressionante, con pesca sciroppata, vaniglia, fiori gialli, un tocco di funghi freschi. Il palato ha un grande contrasto tra dolcezza e acidità, il tutto con un peso ragguardevole. Il finale è nettamente umami. 30 anni davanti. Magnifico!
94/100
45 Euro