Radici e tradizioni (2)

“C’è da specificare qualcosa, se parliamo di Sud. Qui in Irpinia siamo a meno di cinquanta chilometri da Napoli, ma siamo anche in mezzo alle montagne, che arrivano oltre i 2.000 metri” ci ricorda Piero Mastroberardino. “ Gli alberi che vedete qui intorno sono castagni, pini silvestri ed abeti, le nevicate invernali sono una cosa comune, piove molto. Noi non siamo un Sud normale, quello del “Paese d’o’sole” delle canzoni napoletane, insomma. Anche il nostro carattere è più chiuso, da montanari, come pure il dialetto. I nostri vini bianchi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo, hanno acidità e corpo al tempo stesso, e sono più imparentati con lo Chablis che con i bianchi siciliani. Il nostro Taurasi, che deriva da uve aglianico, è un grande rosso da invecchiamento, come il Barolo, al quale dicono che somigli, e un po’è vero, anche se ogni territorio si esprime in un suo modo peculiare attraverso la vite ed il vino”.
La verticale che segue è stata messa insieme in due occasioni. La prima durante l’ultima edizione diCampania Stories, la seconda nell’ambito del Merano Wine Festival.