La Contralta: “Vermentino in tre consistenze”

Giovanissima realtà sarda della Gallura, La Contralta si muove con sicurezza tra i vitigni autoctoni dell’isola e propone tre versioni di vermentino diverse e avvincenti.
In questi giorni di freddo milanese, punteggiati da sparute nevicate e temperature spesso con il meno davanti, mi piace ripensare al pranzo di qualche tempo fa. Sempre a Milano, ma anche un po’ in Sardegna. Da Frades, ottimo ristorante sardo nel cuore di Milano, a un passo dal Duomo.
L’occasione, l’assaggio dei vini di una piccola azienda sarda appena nata – ma che, a seguito dell’assaggio, mi pare abbia già le idee molto chiare – in abbinamento alle specialità del ristorante (da provare gli sfiziosissimi Culurgiones arrosto!). Il merito va sicuramente a Nicola Dettori, proprietario dell’azienda e a Roberto Gariup, enologo friulano ormai naturalizzato sardo, che hanno messo su, nel cuore della Gallura, nei pressi dell’omonima spiaggia, l’azienda La Contralta.
Nata nel 2019, è costituita da due diversi poderi: il primo ad Enas, a sud di Olbia, acquistato nel 2007 e subito convertito al biologico, il secondo nel territorio di Palau, dove sono state piantate vigne ad alberello che saranno produttive dal prossimo anno. La piccola realtà oggi produce 22.000 bottiglie ma si muove già con obiettivi concreti e vini che lo dimostrano, una filosofia produttiva all’insegna del minimalismo enologico, della verticalità e di una complessità organolettica votata all’eleganza e ai profumi anziché alla grassezza.
I vitigni sono quelli autoctoni della Sardegna, vermentino, cannonau e carignano, vinificati con precisione e in un’ottica rilassata, fatta di lunghi affinamenti e lente macerazioni.
Il vermentino, vitigno marittimo ed evocativo, qui si traduce in tre espressioni l’una diversa dall’altra. L’enologo Roberto Gariup, friulano di nascita, lo associa proprio al suo friulano, anch’esso con la sua nota tiolica e quel bisogno d’aria in fermentazione, anch’esso con quella lieve nota ammandorlata nel finale.
Ognuna delle tre versioni ha una personalità unica ed originale, dal più fresco e verticale Fiore del Sasso, all’orange Al Sol Brilla, al Sicut Erat, versione in anfora del vermentino.
Vermentino di Gallura Superiore Fiore del Sasso 2020
93/100 - € 20,00
Da uve vermentino, 80% affina in acciaio, 20% in piccole botti di rovere di primo passaggio, per 8 mesi. Colore giallo paglierino intenso e brillante. Naso fresco e granitico, elegante e verticale. Erbe aromatiche, pepe bianco, agrumi e spezie leggere. La bocca è scattante e fresca, con netta e saporita sapidità. Chiude con ottima persistenza di agrumi, erbe e sensazioni iodate.
Il mare sterminato è sotto. Ricompare. Si affanna ancora attorno quel ritaglio di terra grigia, ingombra di sterpi, a fiore del sasso. Seduto all'osteria, bevo quest'aspro vino.(Da Contovello di Umberto Saba)
Isola dei Nuraghi Al Sol Brilla 2019
92/100 - € 30,00
Da uve vermentino. Fermentazione spontanea a contatto con le bucce per 15 giorni. Matura in legno per 12 mesi e affina in acciaio per 8. Colore oro antico con nuance ambrate. All’olfatto profuma di arancia candita, fiori e spezie leggere. All’assaggio ha corpo e lieve tannino, insieme a freschezza, sapidità e un lungo finale con note nocciolate e di agrumi dolci.
Un passero dalla casa di faccia sulla gronda posa un attimo, al sol brilla, ritorna al cielo azzurro che gli è sopra. (da Confine di Umberto Saba)
93/100 - € 30,00
Da uve vermentino. Matura in anfora per circa 11 mesi. Giallo dorato. Al naso è ricco e variegato con morbide sensazioni di miele, mela cotogna, mimosa e macchia mediterranea. In bocca è burroso, strutturato e avvolgente ma di buona freschezza, con una lunga persistenza aromatica di frutta gialla e miele.
Nanneddu meu, su mund'est gai, a sicut erat non torrat mai. (da A Nanni Sulis di Peppino Mereu)