Aubry Le Nombre d’Or Sablé, dalle uve dimenticate

di Chiara Giovoni 08/09/17
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Aubry Le Nombre d’Or Sablé, dalle uve dimenticate

Le Nombre d’Or Sabléè un blanc de blancs millesimato, dai tratti delicati e ricchi di sfumature fascinose, che dimostra l'interesse di Pierre e Philippe Aubry per antiche varietà della Champagne.

Pierre e Philippe Aubry sono i discendenti di una famiglia di viticultori che coltiva le proprie terre dal 1790 a Jouy-lès-Reims: oltre alla tradizione familiare, Pierre ha studiato presso la Scuola Nazionale di Agronomia a Montpellier, mentre Philippe ha studiato biologia.  Grazie alla loro scelta di recupero di alcune varietà perdute della viticultura champenois, sono diventati dei veri e propri “archeologi viticoli”, studiando agronomicamente il comportamento nell’ambiente attuale di vitigni arcaici ormai quasi perduti, come petit meslier, arbanne, enfumé, fromenteau (pinot grigio) e pinot blanc, coltivati in vigne sperimentali.

Per dare seguito concreto a questa loro opera di ricerca agronomica dal 1986 i gemelli Aubry hanno deciso di elaborare in proprio le loro cuvée, vini originali fondati su vigne dall’assoluta rarità, per riportare al presente i vitigni arcaici utilizzati dai loro antenati. La filosofia di produzione è fondata sul rigore agronomico ed enologico, un profondo attaccamento e rispetto delle origini, e una genuina creatività. Il rigore agronomico passa per l’attenzione alle rese in vigna e nell’elaborare tecniche di vinificazione che privilegino le tradizioni, come il pressoir antico per la pigiatura e l’ottenimento del solo coeur de cuuvée, e l’uso delle botti per la maturazione dei vini. Un laboratorio costante di qualità e specificità, costituito da 16 ettari suddivisi in oltre 60 parcelle con suoli ed esposizioni differenti, che permette di realizzare champagne dai tratti decisamente unici.

Due sono le cuvée più interessanti della gamma, Le Nombre d’Or – creato con l’assemblaggio di tutte le uve presenti nelle vigne sperimentali di vecchi vitigni, sia a bacca bianca che a bacca nera, con una quota di pinot noir -  e Le Nombre d’Or Sablé.  Quest’ultimo è un blanc de blancs millesimato, dai tratti delicati e ricchi di sfumature fascinose che deve il nome Sablé alla tipologia di tiraggio, con un ridotto livello di zuccheri per la presa di spuma, per ottenere una bollicina soffice e setosa che ricorda la tipologia “cremant” del passato. In tutti i suoi elementi, un invito alla riscoperta della storia della Champagne.

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