Clima e birra. Avanti la Sunnyside di Eastside

di Alessandro Brizi 25/08/17
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Clima e birra. Avanti la Sunnyside di Eastside

Contrariamente a quanto si crede, le estati troppo calde non favoriscono il consumo di birra ma di acqua. Si può provare però la Sunnyside, una India Pale Ale di grande freschezza del birrificio Eastside di Latina.

Il caldo, ma sarebbe meglio dire il gran caldo, esattamente quello che stiamo vivendo in questa infinita estate 2017, non fa bene alla birra. Contrariamente a quanto si crede infatti, e all’atavica stagionalità nei consumi della bevanda di Cerere (ancora oggi quasi il 45% della birra consumata annualmente in Italia si concentra nei mesi estivi), la combinazione tra clima afoso e temperature molto più alte rispetto alla media riduce i consumi di qualsivoglia bevanda alcolica, birra inclusa, il tutto a favore della “bibita” più amata dagli italiani: l’acqua minerale (ne consumiamo quasi 210 litri l’anno pro capite). Tale fenomeno è stato trattato per la prima volta nel 2013 in un esauriente articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore a firma del bravo Emanuele Scarci. L’allora presidente di AssoBirra, Alberto Frausin, metteva in evidenza la sofferenza dei consumi di birra durante le estati segnate dal clima afoso. “I consumi di birra – dichiarava al collega - sono favoriti da un clima secco, con temperature comprese tra i 22 e i 30 gradi e una situazione di costante tempo bello e fresco”.

L’articolo mi colpì particolarmente, così iniziai a confrontare alcuni dati. Nella fattispecie mi soffermai sulla correlazione tra l’andamento, annuale, dei consumi di birra in Italia e la “qualità” climatica delle corrispondenti stagioni estive. Tale banale confronto mostrò che negli anni in cui l’estate era fresca, oppure calda ma secca, i consumi di birra aumentavano, così come evidente nel 2007, quando fece molto caldo al sud e sull’Adriatico ma non su tutto il Paese, nel 2011, nell’anomala e quasi fresca estate del 2014, oppure in quella calda ma non troppo afosa del 2015, anno in cui si registrò un picco di 18 milioni e 792mila ettolitri di birra consumati.

Quando le estati hanno altresì proposto un profilo molto caldo e afoso, come nel 2012 (75 giorni di caldo di matrice africana) e nel 2009 (la seconda più calda nel Nord Italia dopo la 2003 da oltre due secoli), solo per fare due esempi, si è assistito a una flessione dei consumi, talvolta anche decisa, proprio come nel 2009 (poco meno di 16 milioni e 900mila ettolitri). Lavorare, attraverso i corsi e la comunicazione della cultura brassicola, per destagionalizzare sempre più il consumo di birra rimane quindi un must per il nostro settore, nella consapevolezza che la concentrazione dei consumi non fa bene alla filiera e soprattutto ai piccoli artigiani che ci regalano emozioni in ogni momento dell’anno.

Ciò detto, era comunque doveroso trovare una birra per l’estate, o meglio, per la fine di questa estate, almeno dal punto di vista meteorologico. La scelta è ricaduta sulla Sunnyside, una India Pale Ale di grande appeal e “freschezza” del birrificio Eastside di Latina. Fondato nel 2013 da Luciano Landolfi, Cristiano Lucarini, Alessio Maurizi e Fabio Muzio, fino al 2015 altro non è che una brewfirm dalle grandi potenzialità, caratteristiche che emergeranno di lì a poco attraverso una produzione articolata di birre ad alta fermentazione, non filtrate né pastorizzate.

Nei primi mesi del 2018 conosceremo i dati sui consumi di birra del 2017 che, dagli ultimi rumors, nonostante le tremende accise e l’ancor più tremenda estate, saranno comunque in aumento e forse, si potrebbe brindare anche a uno storico sorpasso…

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