Vosne Romanée, Cros Parantoux

Chiudiamo in bellezza questa carrellata borgognona con il Premier Cru che più di tutti fa concorrenza ai Grand Cru: Cros Parantoux.
Cros-Parantoux è la storia di un territorio legato a “un uomo”. Prima di Henry Jayer Cros Parantoux, enologicamente, non esisteva.
Henri Jayer rappresenta l’icona della viticoltura borgognona della seconda metà del XX secolo. I suoi vini hanno contribuito a far conoscere l’unicità di questa terra anche fuori i confini nazionali.
Questo ha ispirato le attuali star influenzandone le scelte e sconvolgendo le pratiche fino ad allora usate in vigneto e in cantina.
Curiosa è la storia di Cros-Parantoux: negli anni ’50 fu pubblicato un annuncio nel si quale invitava chiunque fosse interessato a recarsi presso un notaio per acquisire una parcella situata a Vosne-Romanée. All’appuntamento Henri Jayer si trovò solo, così poté acquistare questo terreno, allora incolto, per un prezzo ragionevole.
Sui 2 ettari situati nella parte più alta di Vosne-Romanée proprio sopra il Grand Cru Richebourg decise, solo dopo varie verifiche, d’impiantare una particolare selezione di pinot nero.
Oggi i suoi vini sono ancora un’icona, sia per valore collezionistico, sia per qualità ancora accertata. Purtroppo, quelli presenti sul mercato sono poco affidabili in quanto la conservazione (quella reale, non dell’etichetta), i chilometri che quasi tutte le bottiglie hanno “viaggiato”, il trattamento più da icona che da bottiglia di vino che gli è stata riservata, permettono solo raramente di goderne l’effettiva qualità con il plus di terziarizzazione avvenuta
Vosne Romanée 1er Cru Au Cros Parantoux 2005 Méo Camuzet
Rosso fuoco, luminosissimo e di ottima concentrazione. Il naso poliedrico, decisamente affumicato, con ribes e leggero goudron in sottofondo. Frutti rossi selvatici si rivelano con discrezione. Bocca davvero poderosa, amplissima, di grande impatto.
97/100
€ 2.500
Vosne Romanée 1er Cru Au Cros Parantoux 2007 Méo Camuzet
Decisamente meno muscolare della 2005, è di colore rosso vivo e luminoso, non eccessivamente concentrato. I profumi sono intensamente fruttati, con leggere note vegetali e buona vena speziata. La bocca tesa, fresca e con struttura ragguardevole ma di eleganza superba.
95/100
€ 1.500
Vosne Romanée 1er Cru Au Cros Parantoux 2009 Méo Camuzet
Poderoso fin dal colore, rosso intenso seppur trasparente e di buona brillantezza. Il naso è il più esplosivo della piccola verticale di questo superproduttore: ritorna la nota affumicata su impalcatura di frutti di bosco, il ribes nero su tutti, ma anche caffè di contorno. Bocca decisa, quasi austera, di saturazione impressionante.
96/100
€ 1.600
Vosne Romanée 1er Cru Cros Parantoux 2006 Emmanuel Rouget
Lo spirito del vecchio Henry Jayer aleggia in questo vino. I protocolli del nipote Emmanuel, infatti, sono rispettosi della storia di questo mito. Il colore è rosso relativamente intenso. I profumi, di contro, sono esplosivi, con le solite fragoline di bosco e lamponi a caratterizzarlo decisamente. Si aggiungono spezie fini, erbe officinali, roccia bagnata. La bocca splendidamente distesa, con tannini finissimi, setosi. È ampio e appagante.
96/100
€ 1.700
Vosne Romanée 1er Cru Cros Parantoux 2009 Emmanuel Rouget
Decisamente dai contorni più cupi, mostrando materia elevatissima, rispetto a 2006, già dal colore rosso intenso. Profumi quasi di marasca su telaio da fuoriserie, senza tralasciare i classici fruttini caratterizzanti l’uvaggio, fragoline e lamponi. Bocca di struttura, elegante ma potente, di bellissima texture tannica. Vino molto prospettico.
97/100
€ 1.800
Vosne Romanée 1er Cru Cros Parantoux 2010 Emmanuel Rouget
Relativamente meno denso della 2009, di colore rosso abbastanza chiaro, luminoso e brillante, con leggerissime nuances violacee. Naso intensissimo, il più intenso del trittico di Rouget, con corteccia e aghi di pino, spezia dolce, nota fumé. Bocca potente ma equilibratissima, profonda, fresca e complessa. Finale lunghissimo.
97/100
€ 1.700
Vosne Romanée 1er Cru Cros Parantoux 1982 Henri Jayer
Il mito. Colore chiarissimo, con tenui riflessi granati, trasparente. Il naso una nenia di incensi e foglie caduche, porcini e finferli, pepe bianco e tabacco dolce. La bocca è seta pura, fine, elegante, con grande sfoggio di freschezza ancora in divenire.
Le quotazioni internazionali lo danno fra gli 8.000 e 10.000
96/100
€ 9.000
Vosne Romanée 1er Cru Cros Parantoux 1978 Henri Jayer
È stata la prima annata di Cros Parantoux e amore a prima vista. Costava poco più di Sassicaia all’epoca, quando ne acquistai un cartone, con parte di modesti stipendi di uno studente lavoratore. Oggi non potrei assolutamente permettermelo.
Paradossalmente di colore meno tenue del 1982, sembra apparentemente più pimpante, anche se le note olfattive sono ancor più decadenti, dove il porcino è prevalente e l’humus fortemente caratterizzante. Compare il cuoio, il tartufo nero, il ginepro in grani. La bocca di finezza inenarrabile, la trama tannica quasi inesistente sostituita da una carezza di seta, quasi impalpabile. Vino assolutamente emozionale… e proprio per questo personalmente gli darei un bel 100/100. Per Henry Jayer è stata la prima ma anche più grande riuscita di questo capolavoro enologico.
Le quotazioni internazionali lo danno a circa a 15.000 euro ma tranquilli, sostavano in cantinetta da decenni.
97/100
€ 15.000