Verdicchio di Matelica 2010

Paglierino scarico poco intenso e poco sfumato, un po’ piatto. Naso subito aperto, pulitissimo, chiaro e freddo, di focalizzazione superiore senza essere tecnologico. Agrumi e metallo, tocco di lievito (mollica di pane), sfumatura di anice e maggiorana con ossigenazione. Attacco al palato tremendamente incisivo, mordente proprio, agrumi di nuovo, corpo non più che medio (così come in tutti gli altri millesimi della degustazione), finale salato, lungo, in scioltezza, succosissimo. Complessità non superiore ma persistenza penetrante. Dopo 4 giorni identico. Da oggi al 2020 almeno, periodo durante il quale crediamo che migliorerà.