Il cuore multimediale di Bordeaux
La Cité du Vin di Bordeaux è proprio come NON la si aspetta.
Non è una città-museo, come è stata definita da molti, ma un luogo di esperienza, scoperta, gioco e interazione, dove la tecnologia digitale la fa da padrone. Il risultato? Estremamente poetico ed emozionale, che però non trascura l’aspetto educativo adattandosi alle esigenze sia di neofiti che professionisti.
L’avventura inizia già all’ingresso con una Cave che annovera oltre 800 vini, provenienti da 80 Paesi, selezionati da un Comitato di Degustazione guidato da Andreas Larsson, sommelier campione del mondo, e Michel Rolland. Ma addentriamoci nel cuore di questo avveniristico decanter, al secondo piano, dove ci attendono oltre 20 installazioni multimediali che sono ben più impressionanti dell’architettura stessa dell’edificio.
Muniti del nostro compagno di viaggio, un’audioguida molto simile ad un iphone, ci accomodiamo in un anfiteatro dove immagini mozzafiato delle varie regioni vitivinicole del mondo vengono proiettate su 3 maxi schermi fino a scomparire tra le sedute. Un tour che ci porta dallo Champagne alla Valle del Douro, da Santorini a Mendoza, passando (perché no?) da Conegliano Valdobbiadene.
Ma fino a dove si è spinta la viticultura? Scopriamolo girando un mappamondo che ne ripercorre i 9.000 anni di storia fino a tracciarne i confini odierni. Al Tavolo dei Terroir (poteva mancare uno spazio dedicato al terroir?) puntiamo il nostro “iphone” sulla mappa topografica di una delle 10 regioni vinicole che vogliamo esplorare (in rotazione ogni 6 mesi). Si apre così un libro che con tecnologia touchscreen ci presenta il racconto di grandi vignerons, mentre mappe e immagini prendono vita.
È passata più di un’ora, ci avviciniamo al Buffet dei 5 sensi, dove possiamo ascoltare il tumulto della fermentazione, testare il nostro olfatto o partecipare ad una cena virtuale tra esperti. Rilassiamoci poi al Banchetto degli uomini illustri con una degustazione surreale tra Winston Churchill, Hitchcock, Luigi XIV e Mozart.
L’esperienza continua tra le 19 postazioni, ciascuna della quale rappresenta un pezzo di cultura enoica trasformatasi per l’occasione in un affascinante puzzle multimediale.
E voi, cosa aspettate a regalarvi un weekend a Bordeaux?