Vendemmia 2019 in Veneto

di Redazione 20/08/19
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vendemmia in Veneto

Questa settimana inizia la raccolta delle uve pinot e chardonnay per base spumante; dalla prossima semaforo verde per la vendemmia vera e propria. Le cantine alle prese con gli ultimi aspetti di carattere logistico.

La vendemmia in Veneto non è ancora iniziata ma la qualità dell’uva viene dichiarata ovunque straordinaria. Tanta euforia è dovuta soprattutto all’alta qualità delle uve che ovunque si presentano sane. Anche i vigneti biologici mostrano una vigoria e uno stato sanitario che raramente si sono visti in passato. I tecnici sostengono che questo è il risultato di un andamento climatico favorevole, caratterizzato da un’estate calda, spesso anche afosa, durante la quale però non sono mai mancati adeguati apporti idrici alle piante. Inoltre, in questi giorni, fase importante per una buona maturazione delle uve, il clima si presenta ottimale con fondamentali ed equilibrate escursioni termiche che vedono alternarsi giornate calde e soleggiate a notti fresche e ventilate.

In attesa di conoscere i dati previsionali della prossima vendemmia nel Veneto, nel restante Nord-Est, nella principali regioni viticole italiane, in Francia e Spagna, il quadro del vigneto regionale alla vigilia delle grandi operazioni di raccolta (saranno migliaia i lavoratori impegnati in tutto il territorio veneto) si presenta dunque molto interessante.

Dal veronese al vicentino, dai Colli padovani alla Marca e poi nel veneziano e nel Veneto orientale tutte le cantine sono ormai pronte per accogliere le lunghe fila di trattori e carri carichi d’uva che tra poco invaderanno le strade delle aree vitivinicole della regione. D’intesa con le forze di polizia locale, le cantine di maggiori dimensioni, quelle che contano diverse centinaia di soci, si stanno organizzando per ottimizzare la viabilità ed evitare così intralci alla circolazione ordinaria nelle strade prossime alle strutture di conferimento. Nel frattempo, nelle aziende vinicole si stanno liberando i piazzali e ultimando la sistemazione delle presse e dei macchinari necessari alla vinificazione.

L’antico rito della vendemmia, oggi meno poetico di un tempo ma senz’altro alla base di un’economia redditizia (nel 2018 il Veneto ha esportato vino per 2,2 miliardi euro), sta dunque entrando nel vivo. I primi grappoli ad entrare in cantina (già questa settimana) saranno quelli delle uve pinot e chardonnay per base spumante che, necessitando di una maggiore acidità, vengono vendemmiate mediamente una settimana prima rispetto alle uve pinot nero, pinot grigio e chardonnay per la produzione di vino fermo, la cui raccolta inizierà attorno al 29/30 agosto. La vendemmia proseguirà poi, solo per citare alcuni tra i vitigni più importanti coltivati nel Veneto, con la raccolta del merlot e glera (12/15 settembre), moscato, durella e garganega (20 settembre), corvina, corvinone e rondinella (20/25 settembre). Per il cabernet e altre uve a bacca nera la vendemmia è prevista ad ottobre, del resto, stante l’attuale buono stato sanitario dei frutti e incrociando le dita affinché le condizioni meteo restino favorevoli, fretta non ce n’è.

Fonte: Ufficio Stampa Veneto Agricoltura





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