Mediocrità garantita
Quando si dice autogol. Che la Lidl - uno dei marchi leader nel discount a livello mondiale - avesse ingaggiato gli esperti del Gambero Rosso per "garantire" le proprie selezioni enogastronomiche è un fatto noto già da tempo. Sia sul suo sito che sui volantini regolarmente distribuiti si legge che "esperti del Gambero Rosso altamente qualificati hanno assaggiato e valutato la linea di prodotti…" eccetera eccetera, sia per alcune "eccellenze gastronomiche" che per i vini, utilizzando addirittura in quest'ultimo caso un sistema di valutazione in 1-2-3 cavatappi che ricorda tanto il discorso dei tre bicchieri (per il cibo ci sono 1-2-3 piatti).
Fin qui niente di male, la direzione commerciale del Gambero Rosso ha deciso di monetizzare la riconosciuta competenza del proprio staff stringendo un accordo con Lidl, che paga per avere un marchio di garanzia sulla qualità dei propri prodotti.
Il problema è sorto, probabilmente, nella mancata comunicazione tra management e degustatori, per cui le schede di valutazione che la Lidl ha diligentemente stampato sul proprio volantino sono tutto fuorché un incoraggiamento all'acquisto. Non sono state "addomesticate", diciamo così. Dalla Malvasia Colli Piacentini Doc Frizzante dalla "bolla un po' aggressiva, sa di poco però", al Traminer Aromatico Trentino Dop che è "forse un po' troppo dolce", dallo Zibibbo Terre Siciliane Igp "salvabile" (questi vini tutti con un solo cavatappi, grazie a Dio), al Bio Montepulciano d'Abruzzo (3 cavatappi!) che ha "naso dai tratti rustici, con sfumatura di pelliccia, fuliggine". Qualcosa è sfuggita di mano. La Lidl si ritrova a sbandierare, come note di degustazione esplicative del prodotto venduto, giudizi che saranno magari sinceri al 100% (questo sì) ma che certo non invitano a mettere mano al portafoglio, sebbene i prezzi siano stracciati.
Sicuramente i clienti Lidl in questo modo sanno esattamente cosa aspettarsi da un vino venduto intorno ai 2-3 euro, ma la direzione del discount sarà davvero altrettanto soddisfatta?