L’agroalimentare nel Mezzogiorno

Anticipiamo lo scenario presente nello studio “Rapporto sulla Competitività dell’Agroalimentare nel Mezzogiorno”, realizzato dall’ISMEA, che sarà presentato il 30 ottobre all’Università degli Studi di Salerno.
Il Mezzogiorno e la competitività delle imprese che vi operano è un tema da molti anni al centro del dibattito economico, sociale e culturale nel nostro Paese tornato di grande attualità.
I recenti mutamenti a livello globale hanno portato a una ritrovata coerenza del modello di specializzazione agroalimentare italiano con le tendenze della domanda mondiale, alimentando una crescita senza precedenti delle esportazioni made in Italy.
Proprio l’agroalimentare – settore di assoluto rilievo a livello nazionale – pare assumere un ruolo strategico e di traino nel Mezzogiorno, dove un rinnovamento generazionale e la presenza di imprese più giovani sembrano alla base, negli ultimi anni, di una dinamicità e capacità di aggredire il mercato che, forse, il successo acquisito e le dimensioni raggiunte hanno leggermente sopito nelle imprese del Nord.
È quanto emerge dal Rapporto sulla Competitività dell’Agroalimentare nel Mezzogiorno, realizzato dall’ISMEA, in collaborazione con Cibus/Fiere di Parma e Federalimentare.
Lo studio, partendo dall’evoluzione dello scenario macroeconomico e delle dinamiche competitive del settore agroalimentare italiano e del Mezzogiorno, analizza la performance economico-finanziaria delle grandi imprese agroalimentari con fatturato superiore a 10 milioni di euro, integrando l’analisi quantitativa con valutazioni di tipo qualitativo e strategico ottenute da un’indagine diretta, attraverso interviste telefoniche, rivolta ad un sotto-campione di imprese “eccellenti” del Mezzogiorno.
Fonte: Ufficio Stampa Cibus