Donne del vino per i pastori

La terra trema ancora ma gli agricoltori, gli allevatori e i pastori devono restare in loco per accudire il bestiame. A questi piccoli eroi dell'agricoltura più antica e tipica della zona colpita dal terremoto nel Lazio e in Abruzzo, i pastori, andrà parte del ricavato delle cene che l'Associazione nazionale "Le Donne del Vino", che riunisce 700 socie, organizzeranno a tre mesi esatti dalla prima grande scossa che ha distrutto le case di Amatrice e ora Norcia. Il progetto "cuore delle Donne del vino va al centro" evidenzia il disegno scelto per unificare in un solo atto generoso le tante cene di raccolta fondi che si svolgeranno in Valle d'Aosta, in Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Sardegna.
Il ricavato della raccolta fondi contribuirà a sostenere i 15 produttori di latte e formaggi riuniti nel "L'Amatriciano: il Pecorino dei Monti della Laga", con sede a Campotosto in provincia de L'Aquila e fondato nel 2014. Producono il pecorino usato per preparare la più antica ricetta di pasta all'amatriciana, antecedente alla scoperta dell'America e quindi senza pomodoro, la "gricia" a base di pecorino, guanciale di maiale e pepe nero. Il pecorino ottenuto dal loro latte ha caratteristiche chimiche ed organolettiche molto particolari e legate all'utilizzo dei pascoli ad alta quota, le cui specie botaniche crescono su un substrato pedologico arenaceo marnoso tipico dei Monti della Laga. "Si tratta dunque di una "eredità storica" - concludono le Donne del Vino - da salvaguardare al pari di un reperto archeologico o di un paesaggio".
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