Ciao Daniel!
Si è spento il giornalista Daniel Thomases, grande conoscitore del vino italiano.
Quando entrerò in una sala degustazione e non sentirò più la sua voce tuonare “Silenzio!” capirò che è vero. Ci ha lasciato un grande personaggio del mondo del vino italiano: il giornalista Daniel Thomases, stava male da tempo. Americano, laureato ad Harvard, aveva scelto di vivere in Italia e da Firenze ha diffuso per quasi quarant’anni la sua conoscenza sui vini del nostro Paese.
Tutti lo ricordano come collaboratore di Luigi Veronelli e, alla sua morte, curatore con Gigi Brozzoni della Guida da lui ideata. Corrispondente dall’Italia per Wine Spectator (1990-1996), International Wine Cellar (1999-2001) e Wine Advocate (2003-2006) ha contribuito non poco a far conoscere la realtà italiana all’estero. Autore di diversi libri, collaboratore di numerose testate anche generaliste (come Il Sole 24 ore dal 2004 al 2009), Daniel era un personaggio dal carattere scorbutico e a molti non andava giù, ma la sua preparazione e conoscenza dei territori italiani e delle dinamiche che regolano questo mondo erano fuori discussione.
Sempre in giro ad assaggiare e parlare con i produttori, aveva un suo modo scostante di approcciare il bicchiere, come se tutto il mondo intorno in quel preciso momento gli desse fastidio. Noi colleghi ci siamo spesso sentiti rimproverare di essere troppo chiassosi e di disturbare la sua concentrazione. I più giovani, che non lo conoscevano, si chiedevano chi fosse quel signore così scontroso e magari azzardavano anche una bonaria presa in giro, ma bastava uno scambio di opinioni con lui per capire quale profondo conoscitore fosse della “sua” Toscana e non solo.
Ci mancherai, Thomas, ci mancheranno i tuoi giudizi decisi e motivati, ci mancherà la tua visione lucida, la tua presenza “ingombrante”. Che la terra ti sia lieve.