Seppie arrosto con pomodorini confit

Mollusco dal gusto ben definito, la seppia è molto versatile in cucina. Questa volta la gustiamo in abbinamento con il Montechiari Brut Donna Catherine 2016 di Fattoria di Montechiari.
Ingredienti per 4 persone:
8 seppie non troppo grandi (preferibilmente italiane), olio extravergine d’oliva, succo di limone, sale, prezzemolo tritato, 8 pomodorini, profumi per il confit (spicchi d’aglio, timo, buccia di limone), zucchero a velo q.b.
Procedimento:
Pulire le seppie, facendo attenzione a non rompere le sacchette del nero. Conservarne due.
Portare a bollore una pentola d’acqua, immergervi le seppie pulite per circa 5 secondi, quindi metterle in acqua e ghiaccio. Quest’operazione le renderà più morbide. Asciugarle bene con carta assorbente, togliere la pellicina esterna e condirle con succo di limone, sale, un filo d’olio e massaggiarle bene.
Scaldare bene una piastra di ghisa o una padella antiaderente e cuocerle un paio di minuti per parte, tenendole leggermente schiacciate con una spatola.
Scaldare 1/2 bicchiere d’acqua in un pentolino, stemperarvi la sacchetta del nero, filtrare il tutto con una garza o un colino molto fine e tenere da parte.
Per i pomodori confit: in una teglia mettere i pomodorini interi e condirli con un filo d’olio, sale, una spolverata di zucchero a velo, 3 spicchi di aglio in camicia, dei rametti di timo e buccia di limone privata del bianco. Metterli in forno preriscaldato a 100° per 3 ore circa o finché saranno appassiti.
Prendere quattro piatti bianchi, fare una striscia di nero con un pennello sul fondo di ciascuno e adagiarvi sopra due seppie e i pomodorini confit. Condire con olio, sale e succo di limone e spolverizzare di prezzemolo tritato.
Vino in abbinamento:
(a cura di Stefania Vinciguerra)
Montechiari Brut Donna Catherine 2016 Fattoria di Montechiari
Ha il colore di un pallido petalo di rosa e lieve perlage. Il naso riconduce all’uva d’origine, il pinot nero, con i piccoli frutti di bosco accompagnati da fragranze agrumate di pompelmo rosa e kumquat e una delicata speziatura. La bocca è fresca, di buon volume, con una piacevole nota salina e la bollicina delicata.
Zona di produzione: le colline di Montecarlo di Lucca (200 metri s.l.m.); le vigne dove allevare il pinot nero, nei poderi di Galante Alto e Galante Basso, furono individuate da Giacomo Tachis.
Vitigni: pinot nero 100% da vigneti di oltre trent’anni su terreno di medio impasto, sabbioso ricco di scheletro.
Vendemmia: manuale, nel mese di agosto.
Produzione: tavolo di cernita manuale, fermentazione a temperatura controllata. Metodo classico minimo 20 mesi sui lieviti. Tutte le fasi di lavorazione, in vigna e in cantina, seguono il processo biologico.
Gradazione alcolica: 12,5% vol.
Temperatura di servizio: 6-8°C.
Abbinamenti consigliati: buono come aperitivo, ancora meglio a tutto pasto, soprattutto con piatti di pesce.