Risotto con sciopet

… mortadella classica e stracchino
Ricetta a cura dello chef Stefano Zanin del ristorante La Dama di Susegana (TV), da abbinare a Primo Franco 2016 Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Nino Franco.
Ingredienti per 4 persone:
240 gr. riso Vialone Nano, 3 mazzetti di sciopet già puliti e lavati, 200 gr di mortadella classica Bonfatti (presidio Slow Food) tagliata a cubetti molto piccoli, 150 gr di stracchino, brodo vegetale q.b., 1 noce di burro, 50 gr parmigiano reggiano grattugiato, sale, olio evo q.b.
Preparazione :
Con la mezzaluna tritare gli sciopet.
In una casseruola fredda mettere un filo d’olio, il riso e un pizzico di sale, quindi mettere a tostare sul fuoco.
Sfumare con il brodo e, dopo circa un minuto, aggiungere gli sciopet e portare il riso a cottura al dente (indicativamente ci vorranno 14/15 minuti).
Per la mantecata togliere la casseruola da fuoco e aggiungere olio, burro, parmigiano, lo stracchino, la mortadella ed eventualmente aggiustare di sale.
Mettere il coperchio e lasciare riposare 1 minuto, quindi mescolare energicamente e servire subito il risotto.Sciopet è uno dei numerosissimi nomi dialettali del Silene vulgaris, pianta nota da sempre per le sue virtù gastronomiche (con i nome di grisol, strigoli, stridoli, carletti, strisci, scrissioi, sciopit o sclopit, sciopetin, cuiet o concigli), fra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura poi le foglie basali diventano troppo coriacee. Si mangiano sia crude, sia cotte (come gli spinaci), hanno un sapore dolce e delicato.
Sciopet è uno dei numerosissimi nomi dialettali del Silene vulgaris, pianta nota da sempre per le sue virtù gastronomiche (con i nome di grisol, strigoli, stridoli, carletti, strisci, scrissioi, sciopit o sclopit, sciopetin, cuiet o concigli), fra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura poi le foglie basali diventano troppo coriacee. Si mangiano sia crude, sia cotte (come gli spinaci), hanno un sapore dolce e delicato.
Vino in abbinamento:
(a cura di Stefania VInciguerra)
Primo Franco 2016 Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Nino Franco

Giallo paglierino, brillante con intenso bouquet di frutta esotica e mela matura con note di mandorla e scorza di limone candita. Al palato è tipicamente amabile e fruttato, bilanciato da una gradevole acidità che dona una chiusura piacevolmente fresca.
Zona di produzione: vigneti di alta collina di Valdobbiadene.
Vitigni: 100 % glera con scelta vendemmiale.
Produzione: pigiatura, diraspatura, raffredamento del mosto e fermentazione a temperatura controllata in acciaio inox. Seconda fermentazione in autoclave (metodo Charmat). Dopo l’imbottigliamento, permanenza in cantina almeno per 30 giorni.
Tipologia: Dry
Temperatura di servizio: 6-8°C.
Abbinamenti consigliati: stuzzichini salati, salumi e cibi speziati. Tradizionale con pasticceria secca, crostate di frutta, panettone, macarons e semifreddi.