Messaggi in bottiglia

In questi giorni di clausura forzata sarà capitato a tutti di aprire qualche bottiglia della propria cantina. Ognuna di loro mi porta alla mente ricordi particolari.

Nel momento in cui scrivo sono a casa da ormai una decina di giorni, sono uscito il minimo indispensabile, come tutti, e come capiterà anche a voi mi succede di guardare alcune delle etichette dei vini che ho nella mia cantina. Non sono così tante come ci si potrebbe immaginare, perché io il vino uso berlo e non conservarlo troppo a lungo. 

Molte sono di produttori che conosco bene da anni, che producono in luoghi che ho visitato anche più volte. Spesso bellissimi. Ecco, quello che mi accade è che dietro a ognuna di quelle etichette mi appaia nella mente il ricordo di una vigna, del volto di un vecchio amico, come fossero tanti messaggi in bottiglia che un po’ mi confortano e un po’ mi fanno venire voglia di rivedere posti e persone come forse non mi succedeva da tempo. 

Mi rivengono alla memoria discorsi, discussioni, assaggi fatti magari tanti anni fa. I sogni dei giovani Silvio Jermann e Josko Gravner nel 1981, la mia prima visita a Brolio nel 1993, con Carlo Ferrini e Francesco Ricasoli, che aveva appena ripreso in mano l’azienda di famiglia. Panorami incredibili, come i vigneti delle Langhe, quelli della Penisola Sorrentina, dell’Etna. I sapori dei vini, i suoni delle voci, i racconti di un giovane Riccardo Cotarella che con il suo rappresentante di Roma faceva le “tentate vendite” del suo Est Est Est nelle enoteche della città, da completo sconosciuto. Ricevendo talvolta risposte un po’ taglienti. 

Poi qualche bottiglia la apro, ieri è stata la volta di un Barolo Ornato 2007 di Pio Cesare, un vino magnifico e perfetto da bere in questo momento. Me l’ero dimenticato dietro ad altre bottiglie, peraltro, altrimenti l’avrei aperto prima, facendo male. 

Ricordi che spero possano tornare esperienze concrete di vita e d’incontri quanto prima possibile. Magari in un mondo un po’ diverso, ma sempre meraviglioso, come è quello del vino e dei suoi protagonisti. 

Un abbraccio mediatico a tutti.