Ma cosa fa Bonilli?
Me lo chiedono in parecchi, molti del mondo del vino che hanno un po’ perso i contatti con lui. Io l’ho rivisto un paio di volte, come molti lettori sanno c’è stato un riavvicinamento, dopo qualche anno di freddezze reciproche per le note questioni inerenti al periodo nel quale io sono rimasto nel Gambero Rosso e lui è stato costretto ad andarsene (vincendo poi la causa relativa, peraltro). Bonilli, per chi non lo conoscesse, è Stefano Bonilli, fondatore del Gambero Rosso nel 1986, giornalista di lungo corso, con il quale ho collaborato strettamente per ben 22 anni.
Oggi continua con il suo blog Papero Giallo, poi anche lui ha un web magazine. Si chiamaGazzetta Gastronomica, ed è di gran lunga la cosa più interessante e “up to date” che si può trovare in rete in lingua italiana. Poi sta preparando un libro che spero esca presto. Sempre per Einaudi Stile Libero, sempre con Severino Cesari come “tutor” come è capitato a me per “I racconti (e i consigli) di Doctor Wine”. Sarà dedicato agli chef e ai ristoratori d’Italia, da Peppino Cantarelli a Bottura, passando per Gianni Morini, Angelo Paracucchi, Gualtiero Marchesi, Gianfranco Vissani. Così almeno credo di aver capito e così mi auguro che faccia, visto che pochi come lui hanno vissuto tutta l’epopea della ristorazione italiana degli ultimi quarant’anni e nessuno la saprebbe raccontare con penna felice come la sua. Poi fa viaggi in tutto il mondo, beato lui, ed è aggiornato su tutte le principali tendenze enogastronomiche internazionali.
Non so se rifaremo qualcosa insieme, che è l’altra domanda che qualcuno mi fa. Non ce lo siamo ancora detto, ma ho il sospetto che non ci dispiacerebbe. Visto che la “creatura comune” non sembra attraversare periodi esaltanti, ovviamente con nome e dinamiche diverse, visto che i tempi sono drammaticamente diversi da allora, qualcosa si potrebbe anche inventare. Staremo a vedere.