DW compie cinque anni

Se non fosse stato per le terribili notizie che sono arrivate da Bruxelles e anche dalla Catalogna, purtroppo, forse avremmo voluto festeggiarli i cinque anni di DW. Invece li ricordiamo soltanto, molto più sommessamente di quanto sarebbe stato bello fare, magari proprio al Vinitaly che inizia domenica 10 aprile.
In questo periodo DW è cresciuto e dopo un avvio balbettante, addirittura con una sospensione del sito per un paio di mesi, siamo riusciti a ripartire con molta decisione. Troppe le persone da ringraziare, troppi i nomi e i ruoli. Li troverete tutti nelle sezioni Chi siamo e Autori, e tutti voglio ricordare, anche chi scrive solo ogni tanto. Ogni contributo, anche il più piccolo, come un cammeo, impreziosisce quello che facciamo ed è importante.
Nel tempo, inoltre, DW è divenuto un luogo libero, dove chi vuole può intervenire, dove non censuriamo nessuna opinione, sempre che sia espressa nel rispetto di leggi e persone, dove affrontiamo temi legati al vino con un taglio approfondito e spero mai banale. Non dando nulla per scontato e provando a ragionare laicamente sui vari argomenti, senza avere la pretesa di trovarsi la verità in tasca.
Da tutto questo è scaturita la Guida Essenziale ai Vini d’Italia, edita da Mondadori, e da quest’anno anche la versione in inglese, che ci facciamo per conto nostro e che sta avendo un piccolo ma significativo successo.
Non si cambia il mondo scrivendo di vino, non pensiamo di avere inventato la penicillina o di essere paragonabili alla grande letteratura. Però cerchiamo di fare quel poco che sappiamo fare nel modo migliore, e soprattutto più onesto intellettualmente. E devo dire, persino con un po’ di sorpresa, che i nostri lettori ci prendono sul serio. E sono loro, più di chiunque altro, che vorrei ringraziare qui, augurando al contempo a tutti una buona Pasqua "fatta" - come si dice a Roma - e buona Pasquetta.