Ce l’abbiamo fatta

Sono orgoglioso che la nostra piccola squadra, buttando il cuore oltre l'ostacolo, sia riuscita nella difficile impresa di realizzare e presentare le guide 2021 in tempi di pandemia.
Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta. Siamo riusciti a pubblicare nei tempi previsti le tre edizioni della Guida Essenziale 2021, completando gli assaggi, scrivendo le schede, traducendole in inglese e in tedesco, impaginando e dando tutto alle stampe. In cinque mesi di lavoro molto intenso da parte di tutti, redazione, collaboratori, traduttori, grafica, ufficio commerciale e amministrazione.
Abbiamo anche realizzato un piccolo libro del quale vado fiero, che è Mangiare e dormire tra i Vigneti by DoctorWine, fortemente voluto da Paola Bacchetti che è il nostro nuovo Direttore Commerciale.
Poi siamo riusciti miracolosamente a organizzare le presentazioni di tutto questo. Il 3 e il 4 ottobre a Milano, all’Hotel Principe di Savoia, che qui ringrazio nella figura di Ezio Indiani, direttore e amico da tantissimi anni. Il 10 ottobre a Roma, alle Officine Farneto, un posto davvero bello e immerso nel verde di Monte Mario. Miracolosamente perché in epoca di Covid è complicatissimo realizzare eventi. Le regole sono stringenti, a mio parere giustamente, e abbiamo dovuto rispettarle con attenzione e rigore.
Per fare tutto questo, noi che siamo una piccolissima azienda, abbiamo davvero dovuto buttare il cuore al di là dell’ostacolo, fornendo una prova di squadra degna dell’Atalanta. Ognuno di noi ha fatto qualcosa di più, che non gli competeva per ruolo, ma che era necessario fare per far funzionare le cose. Così ho visto la nostra grafica improvvisarsi sommelier, la segretaria di redazione mettere i bicchieri sui tavoli e scaricare casse, la direttrice commerciale guidare furgoni e movimentare materiali, il social media manager sbancalare cartoni e imbustare centinaia di guide, il capo redattore attaccare i manifesti con i nomi dei produttori sulle postazioni con il biadesivo, il vicecuratore dividere bottiglie e riempire frigoriferi, mia moglie - col sorriso sulle labbra nonostante il dolore per una recente frattura - dare guide e calici all’ingresso. Io stesso ho rispolverato il mio annoso diploma da sommelier e ho stappato bottiglie, controllato tappi e riempito bicchieri. E qualche cassa l’ho trasportata.
I produttori che hanno aderito alle nostre iniziative sapevano che sarebbe stato rischioso, che il successo degli anni passati sarebbe stato difficile da ripetere, ma hanno creduto lo stesso in noi e spero che nessuno se ne sia pentito. Di certo ci abbiamo messo l’anima per cercare di non deludere né loro né tutti coloro che sono venuti sia a Milano, dove abbiamo organizzato 18 seminari in un giorno e mezzo, sia a Roma dove l’evento era più “normale” con i banchetti di degustazione, ma anche con le mascherine indossate da tutti, e abbassate solo per pochi secondi quando si assaggiava.
Grazie a tutti per la pazienza e il senso di responsabilità.
Alla fine possiamo dire di avercela fatta. I seminari, con pubblico distanziato (e con tutti i collaboratori che si sono “esibiti” come relatori con grande generosità e competenza), sanificazione per i bicchieri (che qualche problema ce l’ha dato per via di odori non sempre perfetti), hanno visto la presenza di oltre 800 persone a Milano. A Roma, divisi in tre diverse fasce orarie per evitare assembramenti ed eccessivo affollamento, sono venuti in 600 circa. Tanta gente, quasi sempre gentile, comprensiva ed educata. Grande buon senso e disciplina personale che ha facilitato il nostro lavoro. Pochissimi gli episodi discutibili, quattro o cinque in totale, rientrati velocemente con l’intervento della security sempre molto “soft” peraltro.
Se è stato un piccolo ma significativo successo lo dobbiamo a uno spirito di collaborazione generale che ci ha coinvolto, un vero spirito di squadra. Per questo vi racconto queste cose, perché sono orgoglioso di aver dimostrato che si è potuto fare.
Il futuro prossimo è sicuramente complicato e forse minaccioso, ma ricordiamoci che un giorno o l’altro, speriamo il più velocemente possibile, finirà quest’incubo. Bisogna tenere duro, lavorare con tutto l’impegno possibile, fare attenzione e nei limiti del possibile provare ad essere positivi. Non è facile, lo so bene, però cerchiamo di provarci.
Per chi volesse rivedere la presentazione, basta cliccare qui per il video della diretta streaming