Tasca + Etna al contrario = Tascante

La famiglia Tasca non ha bisogno di presentazione: quando si parla di vino siciliano di qualitàè sempre lì, tra i primi posti a contendersi il podio con altre aziende altrettanto blasonate (non da un punto di vista araldico, però, semplicemente enologico).
Da oltre 10 anni ormai, la famiglia ha ampliato il suo patrimonio terriero approdando anche sull'Etna. Un progetto che si sviluppa tra due tenute: Sciaranova, nell'omonima contrada, 15 ettari, con una parte impiantata nel 1961. E Boccadorzo in contrada Piano Dario, un gioco di terrazzamenti, muretti a secco in pietra lavica, terreni neri, impianti di 7.500 ceppi per ettaro, 4 ettari vitati in totale. Siamo sul versante nord dell'Etna, quello più rinomato, tra i comuni di Castiglione e di Randazzo. I vigneti sono a 750 metri.
Qui i Tasca effettuano la prima vendemmia nel 2008. Di nerello mascalese, naturalmente, il vitigno principe della "muntagna". Un uva particolare, scarsa di antociani ma dalla tannicità elevata, dal patrimonio olfattivo accattivante e di naturale eleganza.
Sembrava semplice ma, come ammettono anche loro, "all'inizio sbagliammo tutto". Quando uscì Il Tascante 2008, il vino di punta, fu giudicato un vino troppo duro, di beva difficile: non fu un grande successo. L'errore era stato farlo uscire troppo presto…
L'abbiamo riassaggiato poco tempo fa insieme alla nuova annata in uscita, la 2012, e la riabilitazione è garantita: oggi il vino è grandissimo. E conferma la longevità del vitigno.
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Tenuta Tascante Contrada Sciaranuova Prima Vendemmia 2008
Sicilia |
Tasca d’Almerita | 19/11/15 | Stefania Vinciguerra |
Da uve nerello mascalese in purezza, coltivate in contrada Sciaranuova, da vigne vecchie. Maturazione per 18 mesi in botti di rovere e di castagno da 30 e 60 ettolitri. Nel 2008 l'inverno era... Leggi tutto |