La finezza aromatica del Loazzolo VT 2012 Borgo Maragliano

A due passi da Canelli, al confine tra Langa Astigiana e Albese, Borgo Maragliano produce una vendemmia tardiva da moscato di Canelli che è obbligatorio assaggiare: il Loazzolo 2012.
Per motivi inspiegabili da parte anche dei maggiori guru di marketing e comunicazione, la Vosne-Romanée del Moscato d’Asti, ovvero Loazzolo (si pronuncia ‘Loazzòlo’), è un nome semisconosciuto anche agli appassionati di vino più infervorati. Qui, a due passi da Canelli, al confine tra Langa Astigiana e Albese, su vigne fortemente pendenti che godono di un microclima più caldo della media locale, l’enologo Dante Scaglione nel 1985 cominciò una produzione sperimentale di Moscato passito prodotto a partire da uve asciugate sui graticci. Il risultato fu subito strabiliante.
Oggi, dietro al vino portabandiera, il Forteto della Luja della azienda omonima, il lavoro è portato avanti da pochi produttori che mantengono piccole quantità e una qualità media invidiabile.
Il risultato è un vino che mantiene l'eccezionale finezza aromatica del Moscato d’Asti, con profumi vagamente mediterranei e un andamento gustativo da vendemmia tardiva mitteleuropea (sarebbe interessante assaggiarlo accanto ai Muscat alsaziani di analoga esecuzione). In una parola: un capolavoro.
Borgo Maragliano
Titolare : Famiglia Galliano
Regione San Sebastiano
214051 Loazzolo (AT)
Tel. e Fax 0144 87132
www.borgomaragliano.com
Facebook: Borgo-Maragliano
Anno di Fondazione : 1850
Totale bottiglie Prodotte : 310.000
Ettari di Vigneto : 21
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