Salini e campani

Vini bianchi campani, adatti all’estate e alle cucine più leggere che caratterizzano le nostre tavole in questo periodo.
La Campania possiede una grande varietà di vitigni autoctoni, tra i bianchi alcuni molto noti (come fiano, greco, falanghina) altri meno conosciuti (come caprettone, catalanesca o coda di volpe).
Vi proponiamo tre bianchi da denominazioni storiche, in tre diversi e importanti territori della regione: passiamo dal Falerno del Massico, in provincia di Caserta, sul mare al confine con il Lazio, prodotto con l’uva falanghina, all’Irpinia Falanghina, nell’entroterra della regione, in provincia di Avellino, zona fredda e montana. Stessa uva per due vini dai profili molto diversi. Finiamo con un Lacryma Christi del Vesuvio, bianco da uve caprettone, un territorio ulteriormente differente.
Parlando del Casertano non si può non parlare di Maria Ida e Tani Avallone, i fortunati proprietari di quella che oggi è una fra le più complete cantine campane: Villa Matilde Avallone. Possiedono vigneti nel Casertano, nel Sannio e in Irpinia, coprendo pressoché tutte le principali denominazioni regionali. Ma soprattutto hanno riscoperto il vino più antico del mondo: il Falerno, che viene prodotto ricorrendo a moderni sistemi di vinificazione ma seguendo la tradizione che vuole l’affinamento in anfora.
Da qui all’Irpinia, dove Oreste De Santis si dedica con ottimi risultati all’azienda di famiglia, Cantine Macchie Santa Maria, avvalendosi di una struttura moderna, di una attenta agronomia e delle antiche tradizioni irpine per produrre vino. Lo fa a Montemiletto, nel cuore della verde Irpinia, dove il clima risente degli sbalzi termici necessari allo sviluppo sano delle uve. I suoi vini
, sono frutto di una viticultura integrata che vede i classici vitigni autoctoni piantati su terreni di varia natura.
Per finire, andiamo nel piccolo comune di Trecase, alle pendici del Vesuvio e del relativo Parco Nazionale. Casa Setaro è un esempio virtuoso di come una piccola cantina familiare possa arrivare a produrre vini territoriali di qualità. Massimo Setaro, attuale proprietario della cantina, ha il merito di aver recuperato l'antico vitigno a bacca bianca caprettone, impiantato a piede franco e allevato con altre varietà di uve con l'antico sistema di pergola vesuviana. Le viti crescono nel terreno lavico ricco di potassio e microelementi, composto da lapilli e sabbia.
Falerno del Massico Bianco 2019 Villa Matilde Avallone
91 € 12,00
Da uve falanghina biotipo falerna. Affina 75% acciaio e 2% anfora.
Giallo verdolino brillante. Profumi di agrumi gialli, melone, ginestra e accenni di timo e mela verde. Sapore deciso, fresco, salino e di persistenza sottile. L’allungo salmastro lo rende particolarmente interessante.
Irpinia Falanghina 2019 Macchie Santa Maria
91 € 11,00
Da uve falanghina. Acciaio. Paglierino intenso.
Olfatto di zagara, cedro, ginestra e mela verde. La struttura è agile, verticale e di ottima progressione. Di deliziosa bevibilità.
Vesuvio Lacryma Christi Bianco Munazei 2019 Casa Setaro
90 € 12,00
Da uve caprettone. Acciaio. Giallo paglia luminoso.
Note di ginestra, pera, fieno e buccia di mandarino. In bocca è succoso e fresco, salino e con una lunga chiusura dinamica. Di grande bevibilità.