I Pampini e il bellone di Latina

Un’uva autoctona che nella provincia pontina sta vivendo una riscoperta importante.
Nel panorama delle iniziative romane, i tre giorni di Excellence - lo scorso novembre - sono decisamente interessanti sia per le aziende del food presenti che per quelle del vino. La tre giorni è un focus importante sulla ristorazione per gli innumerevoli cooking show tematici, che hanno sempre un grande successo. Questa edizione ha avuto luogo alla nuvola di Fuksas, una struttura ampia e bellissima, unica pecca la mancanza di parcheggi nelle vicinanze.
La scoperta vitivinicola di questa escursione è stata l’azienda I Pampini, fondata nel 1999 nelle vicinanze di Latina da Carmen Iemma ed Enzo Oliveto. Siamo in Località Acciarella, vicini al mare, e l’azienda è molto funzionale senza clamorosi slanci tecnologici ma c’è tanta passione e impegno con risultati interessanti. Vigneti a cordone speronato, scelta dei vitigni in funzione dei suoli ed una fittezza di circa 4000 piante per ettaro dimostrano come un’accurata conduzione permetta buoni risultati, senza atteggiarsi a fenomeni.
Un vino mi hanno colpito favorevolmente: il Bellone, dalla tipica varietà bianca laziale conosciuta anche come cacchione, dal favorevole rapporto prezzo qualità.
Bellone Non Filtrato 2018
88/100 - € 8
Da uve bellone, affina in cemento sui lieviti per qualche mese e non viene filtrato prima dell’imbottigliamento. Colore paglierino brillante e olfatto floreale intenso con accenni di ananas e nespole. Trama gustativa media, scorrevole, saporita e salata, dotata di grande equilibrio e facilità di beva. Il finale è persistente.
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Bellone Non Filtrato 2018
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I Pampini | 14/01/20 | Riccardo Viscardi |
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