Greco/Falanghina. Tu di che squadra sei?

La Campania è patria di molteplici vitigni bianchi, tutti molto interessanti. Due molto famosi, che dividono gli appassionati, sono Greco e Falanghina. Ne abbiamo scelta una coppia per tipo, sempre tra i vini per tutte le tasche. A voi la scelta.
Il nome Greco descrive con sufficiente chiarezza l'origine di quest’uva diffusa in Campania e in Calabria, regioni che anticamente erano comprese nella Magna Grecia. I vini che ne ricavavano i nostri antenati, il Falerno Bianco e l'Amineum, erano tra i più pregiati dell'epoca. La Docg campana prende il nome dal comune di Tufo. Il terreno di origine vulcanica e una buona esposizione fanno sì che questo bianco, provvisto di intensi profumi, esprima struttura e corposità, che gli permettono di evolversi positivamente in bottiglia e affinare il suo bouquet per diversi anni.
La Falanghina è presente soprattutto in Campania. Molti ritengono che sia stata anch’essa una componente del Falerno; le sue fortune, tuttavia, si sono affievolite con il passare del tempo. Ebbe a patire durante l'epidemia di fillossera agli inizi del XX secolo e continuò a perdere terreno dopo le due guerre mondiali, quando molte delle sue vigne furono abbandonate. Negli ultimi anni sta conoscendo un certo successo commerciale grazie alla sua semplice freschezza e bevibilità.
I produttori che abbiamo scelto con il loro Greco di Tufo sono Di Meo e Terredora, invece per la Falanghina abbiamo preso La Guardiense e Macchie Santa Maria Cantina.
Roberto e Generoso Di Meo conducono con passione l'azienda di famiglia nata nel 1986, a Salza Irpina, con sede nello splendido casale settecentesco appartenuto ai Principi Caracciolo. I loro vini emozionano sempre, in particolare quelle gemme che escono solo in particolari annate, come il Taurasi Riserva Hamilton, un capolavoro di equilibrio e finezza, o il Fiano di Avellino Erminia Di Meo, dedicato alla sorella scomparsa, un cru che viene rilasciato parecchi anni dopo la vendemmia. Ma non bisogna trascurare il Greco di Tufo…
Terredora è nata con la separazione di Walter Mastroberardino dalla cantina di famiglia. Dopo la dolorosa e prematura scomparsa di Lucio Mastroberardino, figlio di Walter, sono i suoi fratelli Daniela e Paolo che si occupano della produzione, con risultati ottimi. Il marchio Terredora è più che mai sinonimo di affidabilità e di costanza qualitativa, e i suoi vini si possono trovare su tutti i principali mercati mondiali.
Di Meo
Greco di Tufo 2020
93/100 - € 15,00
Da uve greco. Acciaio. Giallo paglierino luminoso. Sfaccettato nei profumi di pompelmo, timo, caprifoglio e pesca, mentre il sorso mostra la sostenuta acidità e la struttura integra e importante del vino, che rimane complesso nonostante la gioventù.
Terredora
Greco di Tufo Loggia della Serra 2020
91/100 - € 14,00
Da uve greco. Acciaio. Giallo paglia luminoso. Profumi nitidi di foglia di limone, note di frutta gialla, accenno vegetale e di pietra focaia. Deciso e caldo, verticale e salino. Chiude molto persistente. Sempre costante nella qualità.
Venendo invece al mondo Falanghina, restiamo in Irpinia con la cantina Macchie Santa Maria. Oreste De Santis si dedica con ottimi risultati alla cantina di famiglia, avvalendosi di una struttura moderna, di una attenta agronomia e delle antiche tradizioni irpine per produrre vino. Lo fa a Montemiletto, nel cuore della verde Irpinia, dove il clima risente degli sbalzi termici necessari allo sviluppo sano delle uve. I suoi vini, aderenti al territorio, sono frutto di una viticultura integrata che vede i classici vitigni autoctoni piantati su terreni di varia natura. All’assaggio hanno potenza e nel contempo leggerezza, sono dotati di tanta freschezza e personalità.
Ci spostiamo nel Sannio Beneventano per trovare La Guardiense, una delle migliori cantine cooperative d’Italia che sforna ottimi vini a ottimi prezzi. Si avvale di 1000 soci conferitori, che possiedono circa 1.500 ettari di vigneto, e lavora 200.000 quintali di uve l’anno. Due vitigni principe: Falanghina, bianco, e Aglianico, rosso. La cantina ha aderito al progetto Sfide, coordinato da Riccardo Cotarella, che ha l’obiettivo di realizzare vini senza solfiti aggiunti.
Macchie Santa Maria Cantine
Irpinia Falanghina 2020
91/100 - € 11,00
Da uve falanghina. Acciaio. Giallo paglierino classico. Profumi di fiori di campo, susina, mela ed erba medica. Sapore salino, fresco e con ottima componente acida che regala un sorso lungo e piacevole.
La Guardiense
Sannio Falanghina Janare Anima Lavica 2020
93/100 - € 9,00
Da uve falanghina. Solo acciaio sui lieviti per 6 mesi. Giallo verdolino brillante. Profilo olfattivo accattivante e originale, con sentori di pietra focaia, susina gialla, cedro ed erba medica. Sapore teso, salino, agile e scattante, di deliziosa bevibilità e finale sottile e persistente.