Corvina & friends

La corvina è un’uva molto interessante sia nelle espressioni giovanili sia nell’invecchiamento. Parliamo del Valpolicella Classico Lucchine 2019 Tedeschi e della Corvina Veronese Ca’ Nova 2016 Gorgo.
La provincia di Verona è tra le più importanti dal punto di vista della produzione vinicola italiana, non solo per il fenomeno Amarone, che così tanti palati internazionali ha conquistato, ma anche perché in un Veneto sempre più “bianco” (la forbice è giunta a 81% di produzione di vino bianco contro il 19% rosso) Verona tiene alta la bandiera dei grandi rossi della regione. Molto interessanti le infinite sfaccettature con le quali si presenta la sua uva rossa principale, la corvina. Dal Bardolino, sul Lago di Garda, all’Amarone della Valpolicella.
Oggi abbiamo pensato di presentarvi due rossi veronesi dalla matrice comune ma diversi per uvaggio (il primo è una corvina in purezza, il secondo un blend degli autoctoni che abitualmente l’accompagnano) e per territorio (il primo proviene dalla zona di Custoza, il secondo dalla Valpolicella). In comune l’ottima bevibilità e il prezzo decisamente conveniente.
Delle due aziende prese in considerazione, la prima è la cantina Gorgo a Custoza, oggi guidata da Roberta Bricolo. L’azienda nasce nel 1975 con 22 ettari di vigna, ora gli ettari sono 53 e tutti con certificazione biologica. La sede aziendale comprende un corpo centrale nell’antica cascina e la nuova cantina di design, molto moderna e funzionale. I vigneti sono principalmente intorno all’azienda e si producono per lo più Custoza e Bardolino. I vini sono di stampo moderno come pulizia e conduzione in vigna mentre non tradiscono le origini territoriali come stile. L’azienda è anche nota per un'azione legale che la Michelin Pneumatici intraprese, perdendola, contro un loro vino cru di Custoza che si chiama San Michelin, un toponimo aziendale dalle profonde radici storiche.
Spostandoci in Valpolicella, invece, ci imbattiamo in un’azienda dalle radici molto antiche. Quattro secoli di storia vinicola, vigneti di proprietà già dal 1630 e una predilezione per le uve del territorio: corvina, rondinella e molinara. Le vigne sono allevate a pergola veronese. Tra i cru il Capitel Monte Olmi, prodotto dal vigneto omonimo di Pedemonte di Valpolicella, e il Maternigo, prodotto invece nella Valpolicella orientale. La famiglia Tedeschi ha le certificazioni per la viticoltura sostenibile secondo gli standard Biodiversity Friend ed Equalitas. Sostenibilità è uno dei trend key del mercato, un imperativo che, applicato su tutta la filiera produttiva e non a compartimenti stagni, può creare valore e ridurre realmente l’impatto ambientale e rafforzare la biodiversità.
Corvina Veronese Ca’ Nova 2016 Gorgo
91/100 - € 10,00
Da uve corvina. In parte matura in barrique per 12 mesi. Colore rubino intenso. Al naso pot-pourri floreale, amarena e liquirizia. Sorso equilibrato e di buona struttura. Aroma di foglia di tabacco, kirsch e finale teso sia sapido che a ricordare la radice di liquirizia.
Valpolicella Classico Lucchine 2019 Tedeschi
89/100 - € 8,50
Da uve corvina 25%, corvinone 25%, rondinella 30%, molinara, rossignola, negrara e dindarella. Acciaio. Rubino con riflessi purpurei, luminoso e brillante. Naso di ciliegia, marasca e lampone con sentori floreali e di pepe nero. In bocca entra acido e fresco, verticale. Tornano frutta rossa, fresca e croccante, poi pepe nero. Il corpo e la persistenza non sono indifferenti sebbene sia vino agile e di ottima beva. Un Valpolicella da manuale.