Cerasuolo d’Abruzzo

L’Abruzzo è una delle patrie dei rosati italiani e il suo Cerasuolo è caratterizzato da un colore molto più carico di quelli ormai di moda, talmente pallidi da apparire rosa perla. Ma il colore è la sua firma e il suo nome (Cerasuolo deriva da cerasa, ciliegia) e del resto il vitigno Montepulciano da cui deriva è ricco di sostanze coloranti.
Non ci facciamo spaventare dal colore, così mediterraneo e solare nelle sue sfumature. Negli ultimi dieci anni ci siamo abituati ai rosati di stile provenzale, col quel colore pallidissimo che a volte sembra quasi un rosa-grigio. Forse è più elegante, ma la tradizione italiana parlava di ben altre tonalità, e – insieme ai rosati del Salento – sono proprio i Cerasuoli d’Abruzzo a portare avanti la bandiera di questo stile nostrano.
Del resto quel colore così ricco per un rosato, porta con sé profumi di frutti rossi, ciliegia, fragola e fiori, e un palato sostanzioso e fresco. E queste sue caratteristiche ne fanno un vino estremamente eclettico, un'ottima scelta per accompagnare piatti di pesce dai condimenti saporiti, piatti a base di carne leggera, persino piatti della cucina asiatica. L’importante, come sempre, è la qualità di quello che versiamo nel bicchiere.
Ci sono molti produttori che propongono sul mercato vini di altissimo livello qualitativo e dal profilo organolettico di grande interesse. Ne abbiamo scelti quattro che propongono delle vere perle rosé.
Cominciamo con Masciarelli, dal momento che Gianni Masciarelli è stato uno dei protagonisti del lancio dei vini abruzzesi di qualità. La sua azienda a San Martino della Marrucina, in provincia di Chieti, è ormai da tanti anni nelle mani di sua moglie Marina Cvetic, che ne ha continuato l’opera con rigore e grandissima dedizione, affiancata ormai dalla figlia Miriam Lee. Dagli oltre 320 ettari di vigneti scaturiscono vere gemme enologiche, famose in tutto il mondo, dallo stile moderno ma rispettoso di origini, varietà e territori. La cantina, completamente ricostruita più di dieci anni fa, è tra le più funzionali ed efficienti del panorama nazionale.
Passiamo poi a Cataldi Madonna, nell’entroterra della provincia di Pescara. Luigi Cataldi Madonna è barone e professore di filosofia, uomo colto e intelligente, ma soprattutto uno dei grandi interpreti dei vini d’Abruzzo e non a caso dalla sua splendida azienda scaturiscono vere perle enologiche, anno dopo anno. Ha valorizzato la zona fra Capestrano e Ofena, tra le province di L’Aquila e Pescara, che usufruisce di incredibili escursioni termiche fra notte e giorno. Ha ridato dignità a vini che raramente assurgono a livelli qualitativi eccelsi come i suoi. Al suo fianco la figlia Giulia, determinata e appassionata come lui.
Spostiamoci poi verso la costa, a metà strada tra monti e mare, a Loreto Aprutino, all’azienda Torre dei Beati. Un indirizzo prezioso questo di Adriana e Fausto Albanesi. Viticoltori appassionati e bravissimi, sono proprio degli antieroi, persone belle e gentili, misurate e con l’umiltà della brava gente. Si meravigliano se dici che i loro sono vini fantastici, cosa verissima peraltro. Frutto di passione vera e di lavoro duro, fatto per coerenza e per amore di quel che si fa.
Concludiamo spostandoci in provincia di Teramo, a Notaresco, in Val Vomano, a due passi da Roseto e dalle spiagge della riviera adriatica, ma con il Gran Sasso proprio dietro le spalle. Alessandro ed Elena Nicodemi, romani di nascita ma con origini abruzzesi, che guidano ormai da diversi anni e con successo la cantina di famiglia. Terra di grandi rossi dal passo imponente e dai colori impenetrabili, patria di grandi Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane.
Di questi quattro produttori abbiamo selezionato degli ottimi Cerasuolo d’Abruzzo 2022, allo scaffale entro i 15 euro. Clicca sul nome per aprire la scheda del vino e conoscere così punteggio, prezzo e descrizione: