Carattere territoriale
Difficile davvero scrivere qualcosa di originale quando si parla di Garofoli, colonna portante del vino marchigiano di qualità da almeno un trentennio. Impossibile soprattutto sollevare obiezioni su una linea produttiva che, dai vini per tutti i giorni alle selezioni, dai rossi agli spumanti, non fa una piega – mai – negli anni.
Ci limitiamo in questa sede ad aggiungere una cosa che forse non tutti gli appassionati sanno: e cioè che i rossi qui prodotti sono del più alto livello, dal Rosso Conero Agontano in giù.
E soprattutto che quando si parla di Verdicchio senza bolle è ingiusto soffermarsi solo sul classico superiore Podium (a proposito: magnifica la versione attuale, la 2014) e il riserva Serra Fiorese (idem, ma ci riferiamo alla 2012). A fare da piedistallo immaginario di questi due fuoriclasse c’è un terzo incomodo, dalla tiratura generosa e dal prezzo imbattibile: il classico superiore Macrina. Che non si limita a giocare le proprie carte solo sul piano della piacevolezza di beva e sulla impeccabilità stilistica, ma che riesce anche ad esprimere un reale carattere territoriale.
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Macrina 2015
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