Novità a Suvereto in Val di Cornia

Lo scorso anno si era costituita una rete di impresa del vino, ora il salto a Consorzio di tutela che permetterà maggiore impegno a sostegno e promozione della viticoltura del territorio. Gli assaggi dei vini migliori.
A chi segue la Guida Essenziale DoctorWine probabilmente non è sfuggita la nostra attenzione verso la Val di Cornia: riteniamo che in questo angolo di Toscana diviso tra le province di Pisa e di Livorno ci siano le giuste caratteristiche per produrre vini di grande qualità. Dalla famosa e pluripremiata Tua Rita, alla storica Gualdo del Re, alle più recenti scoperte Bulichella e Casadei passando per la nota Petra della famiglia Moretti, non sono poche le aziende che riescono a piazzare i propri vini nella parte alta della nostra classifica ed avere così accesso alla selezione della nostra guida.
È quindi con piacere che abbiamo appreso della nascita del Consorzio di tutela Suvereto e Val di Cornia come sviluppo e conseguenza della rete di imprese nata lo scorso anno. “È stato raggiunto un obiettivo che avevamo individuato da tempo – ha detto la vicepresidente e assessore all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi – La nascita del Consorzio di tutela Dop Suvereto e Val di Cornia Wine è il frutto di un lavoro intenso e corale, nel quale abbiamo creduto tutti insieme, produttori e istituzioni, e per il quale ci siamo impegnati. Adesso si aprono scenari importanti, dalla modernizzazione dei disciplinari di produzione alla promozione sui mercati UE ed Extra-UE, candidando progetti sui bandi PSR e OCM”.
Il Consorzio ha come compito la tutela e la promozione delle denominazioni Suvereto Docg, Rosso della Val di Cornia Docg e Val di Cornia Doc. Sotto il cappello Val di Cornia ci sono 10 tipologie che includono oltre al Bianco e il Rosato, 8 monovitigni (minimo 85%) tra i quali due passiti (Aleatico e Ansonica). La Docg è riservata invece alle tipologie Rosso e Rosso Riserva che sono a base sangiovese (minimo il 40%) con cabernet sauvignon e merlot, da soli o congiuntamente. La Docg Suvereto invece prevede una zona più piccola (il solo comune di Suvereto, limitatamente alle zone più vocate) ed è riservata a quei vini rossi che sono per almeno l’85% sangiovese, cabernet sauvignon o merlot, più una quarta tipologia in blend tra cabernet sauvignon e merlot.
Buona parte dei terreni sono di origine alluvionale, profondi e freschi: di tipo leggeri sabbio-limosi e limo-sabbiosi, e di tipo pesanti limosi e argillosi. Le temperature in generale sono miti e in estate l'insolazione l’illuminazione garantiscono una perfetta maturazione dei grappoli. La zona inoltre è dotata di una buona escursione termica che favorisce la naturale esaltazione dei profumi e degli aromi del vino. Le condizioni per produrre vini di qualità di sono tutte e i produttori, più uniti che mai, ne sono assolutamente convinti.
Pertanto è grande la soddisfazione da parte di tutti per la nascita del Consorzio. «Tutti insieme – ha detto Nico Rossi, neoeletto presidente del Consorzio, nonché titolare dell’azienda agricola Gualdo del Re - possiamo contare su una ricchezza inestimabile, ovvero un areale di ben 360 ettari vitati, il 75% dei quali riconducibili a Suvereto. E non v’è dubbio che una delle nostre prime attività riguarderà l’opera di perfezionamento della zonazione iniziata anni fa».
Sono 27 le cantine che fanno capo al Consorzio: Bulichella, Casadei, Colle vento, Giomi Zannoni, Giovanni Frascolla, Gualdo del re, I Mandorli, Il Briscello, Il Falcone, Incontri, Tua Rita, Petricci del Pianta, Petra, Rabaitti, Terradonnà, Macchion dei lupi, La Fralluca, Gigante Paola, Renis, Montepeloso, Poggio Banzi, Terravita, La Batistina, Carlini Lorenzo, Valdamone, Sant’Agnese, Rigoli, con storie e caratteristiche differenti tra loro. Come sottolinea Simena Bisti di Tua Rita e vice-presidente del Consorzio «tutte, dalla prima all’ultima, possono contare su vitigni capaci di acclimatarsi molto bene, in virtù della naturale vocazione dei nostri suoli e della biodiversità di quest’oasi ancora incontaminata».
Qui di seguito, alcuni assaggi di vini di assoluto pregio della zona, sebbene non tutti inseriti nella denominazione.
Redigaffi 2018 Tua Rita
98/100 - € 220,00
Da uve merlot, matura in barrique per 24 mesi. Rubino scuro e brillante. Olfatto ampio, intenso e di classe su note di piccoli frutti di bosco, un floreale insistito ed elegante, uno sbuffo fumé che appare leggiadro e un ricordo del litorale e delle sue piante. Trama gustativa fitta ed elegante di grande equilibrio. Progressione intensa che si distende nel finale ampio, persistente e aristocratico. Grande vino.
Suvereto Montecristo 2017 Bulichella
97/100 - € 80,00
Da uve cabernet sauvignon, merlot e petit verdot. Matura 18 mesi in barrique. Rosso scuro e brillante. Olfatto complesso su note di grafite, piccoli frutti scuri, sentori balsamici accennati e cedro. Trama gustativa compatta, elegante e progressiva con tannini levigati e una scorrevolezza di gran classe. Ottimo il finale, di grande persistenza e coerenza olfattiva.
Filare 18 2019 Casadei
95/100 - € 45,00
Da uve cabernet franc, matura in barrique nuove per 18 mesi. Colore rubino violaceo scuro. Al naso intense note di grafite, un leggero fumé e piccoli frutti scuri, evidenziati da una lieve sfumatura balsamica. Bocca compatta e muscolare, con tannini giovanili e una progressione saporita ed equilibrata. Ottimo il finale.
Petra 2017 Petra
94/100 - € 40,00
Da uve cabernet sauvignon 70% e merlot 30%. Bio. Matura in barrique (25% nuove) per 18 mesi. Rubino scuro, denso. Molto intenso e fruttato, con tanta amarena, confettura di frutti di bosco, poi la freschezza della macchia mediterranea accompagnata da sfumature di cioccolato e cenni di liquirizia. La bocca è fresca e piena, rotonda e morbida, ampia e saporita per la croccantezza del frutto. Il legno di maturazione è ben integrato sebbene il vino sia ancora molto giovane. Nel finale torna la liquirizia.
Cabraia 2017 Gualdo del Re
94/100 - € 70,00
Da uve cabernet franc 85% e cabernet sauvignon 15%. Matura 18 mesi in barrique. Rubino scuro ben tenuto. Olfatto austero su frutti di bosco e una leggera affumicatura, intenso nel sottobosco con note di corteccia. Trama gustativa compatta con tannini scalpitanti ma ben inseriti nella progressione del vino potente ma non stucchevole con un finale persistente, intenso e in corrispondenza olfattiva.