Chateauneuf du Pape 2015: un’annata tutta da scoprire

Sebbene l'annata sia stata calda e piuttosto siccitosa, gli Chateauneuf-du-Pape Rossi si presentano equilibrati, solari e di gran carattere. Provare per credere.
La denominazione Chateauneuf-du-Pape (3.160 ettari) è la più importante della Valle del Rodano meridionale e una delle più prestigiose dell’intera Francia. Creata nel 1936, questa denominazione ha la particolarità di comprendere ben 13 vitigni (grenache, syrah, mourvèdre, picpoul, terret noir, counoise, muscardin, vaccarèse, cinsault e anche varietà bianche come picardan, clairette, roussanne, bourboulenc e grenache blanc) e si esprime in versione rossa e bianca, anche se quest’ultima rappresenta meno del 5%.
Negli ultimi anni il cambio generazionale sta provocando un grande cambiamento nei vini di questa zona: nell’uvaggio sempre più si privilegia, oltre alla grenache, il mourvedre a danno del syrah e in cantina si usa sempre di più il cemento (molto spesso crudo) a scapito del legno. A questo si aggiunge un’attenzione alla viticoltura biologica e biodinamica che sta ormai coinvolgendo quasi la metà dei produttori.
È in commercio la versione 2015 rossa, frutto di un’annata calda e piuttosto siccitosa (cosa certo non rara da queste parti) ma che nelle sue migliori espressioni ha prodotto vini equilibrati, solari e di grande carattere.