Disisa: ottimi bianchi siciliani
Una scoperta dell’ultimo tour siciliano organizzato da Assovini in occasione di Sicilia en Primeur. L’azienda consta di 400 ettari di cui circa 200 vitati; per molto tempo la cantina ha venduto le uve poi a cavallo dei due secoli ha cominciato la via dell’imbottigliamento autonomo. La cantina è efficiente e funzionale, dotata di moderne tecnologie e un ampio parco botti che va dalle barrique alle botti classiche di media capacità; molto bello il baglio di proprietà, vecchia sede aziendale.
Negli ultimi anni il cambio nella direzione tecnica, affidato ad Tonino Guzzo, ha innalzato il già buono livello aziendale; per ora il cambiamento radicale si è avuto nella produzione di vini bianchi che prevalentemente sono da vitigni autoctoni con grillo, inzolia e catarratto in grande evidenza. Interessante anche il blend di tipo bordolese, un rosso che - posso garantirlo dopo qualche assaggio delle nuove annate dalle barrique - vedrà un bel salto qualitativo. Per ora ci dobbiamo accontentare di un bel blend di cabernet sauvignon e merlot in parti uguali con il 50% circa di syrah, un vino che è figlio della prima rivoluzione siciliana.
Vorrei anche segnalare la bella produzione di olio aromatizzato che sebbene potrà far storcere il naso ai puristi è di grande godimento al palato.