Castello di Meleto, un tuffo nel Medioevo

di Riccardo Viscardi 19/10/16
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Castello di Meleto, un tuffo nel Medioevo

Arrivare al castello di Meleto, è come tuffarsi nel medioevo soprattutto al tramonto, con la luce che taglia orizzontale e calda le mura antiche. Posto in situazione strategica tra Siena e Firenze, il castello chiaramente rimaneggiato, suppongo verso il ‘700, mantiene la sua natura primaria di difesa e conserva quell'aristocratica austerità delle costruzioni militari. Siamo ancora nel comune di Gaiole in Chianti ma al confine con Radda e leggermente in altitudine. L’azienda oltre al vino gode di grande notorietà come agriturismo e come luogo di convegni e cerimonie.


Quando sono arrivato non credevo ai miei occhi, nel giardino prospiciente il castello una miriade di persone con tanto di orchestra stavano festeggiando l’autunno o qualcosa del genere (era la festa della vendemmia n.d.r.). Essendo io poco in sintonia con suoni balli e canti cercavo un piano di fuga. Invece l’accoglienza perfetta aveva un piano B per gli asociali come me. All’interno del castello c’è un teatro-bomboniera bellissimo con ancora gli arredi originali e all’interno vi si svolgeva uno spettacolo di marionette, con Pulcinella protagonista. Semplicemente meraviglioso, una bellissima emozione. Poi una cena classica molto territoriale con una doppia verticale di vini aziendali, in una sala bella e accogliente, lontana dal frastuono e in compagnia di persone educate e simpatiche con cui scambiare opinioni non solo sul vino. La presenza dello staff tecnico dell’azienda contribuiva alla chiarezza dei vini degustati e permetteva alcuni fuori programma sui vini più recenti. Purtroppo la tempistica stretta del giorno dopo non ci ha permesso di visitare la cantina ed i vigneti, sarà per un’altra volta.

In degustazione avevamo quattro annate di Chianti Classico Riserva Vigna Casi, da un vigneto vicino a Radda su terreno galestroso, situato a circa trecentosessanta metri di altitudine. Poi avevamo tre annate di Fiore, dal 1999 merlot in purezza ma che fino al 1998 era stato solo sangiovese. Probabilmente un cambio dettato da esigenze commerciali. Sono grato al Castello di Meleto per aver dato in assaggio anche il Fiore 1998.  




 

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