Gavi Pisé La Raia 2018, il rinnovamento di un grande cru

di Giordana Talamona 18/02/22
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La Raia Gavi Pisè Bassanelli

Il Gavi Pisé rappresenta il massimo impegno dell’azienda, la ricerca continua per valorizzare il vitigno Cortese.

È un approccio tutto nuovo, quello che si respira assaggiando il Gavi Pisé La Raia 2018. Non un cambio repentino, ma misurato passo passo per dare maggiore potenzialità di evoluzione a un vino, che ha già nel DNA le doti dell’Highlander. L’evoluzione concettuale e gustativa la si comprende profondamente assaggiando in comparazione le ultime tre annate di questo cru. Dal solo acciaio della 2015, si passa ai due anni di affinamento sui lieviti della 2017, metodo seguito anche per la 2018 a cui si aggiunge un tocco di legno, con un passaggio in botti di rovere Stockinger non tostate da 25 ettolitri. Il cambio di marcia è netto, tanto che dall’incedere verticale della 2015, giocata in bocca sulla freschezza e gli aromi varietali, si passa a una composizione più ritmata nella 2017, con profumi di frutta gialla matura, per finire col giro di valzer della 2018, fatto da un susseguirsi di spezie dolci. 

A capo di questo nuovo corso una giovane enologa, Clara Milani, originaria del milanese, che ha scelto di accettare la sfida lanciatale dalla proprietà, la famiglia Rossi Cairo, di rinnovare il vino di punta de La Raia. “Il Gavi Pisé ha rappresentato per La Raia l’occasione di riflettere e di sperimentare sempre nuove modalità di lavorare il vitigno Cortese, coltivato nel Gavi dal 972. – spiega l’enologa - Per le uve del Pisé, che provengono da un antico vigneto de La Raia, suolo rosso a 300 metri sul mare, abbiamo prolungato il tempo di permanenza sui lieviti autoctoni, il cosiddetto sur lie: prima dodici mesi e poi via via sino a due anni. Volevamo ottenere un vino longevo, cosa non scontata per i bianchi, con un corredo aromatico ‘in movimento’, come mi piace definirlo. L’idea di inserire un passaggio in rovere, quella più adatta a un vitigno delicatissimo come il Cortese, è una scelta che mi ha convinta perché ci consegna un Gavi ancora più interessante. L’evoluzione di questo cru va nella direzione che abbiamo voluto intraprendere: il Pisé 2018 ha sapidità, promessa di longevità, capacità di evolvere nel bicchiere per una degustazione mai scontata”.

Un Gavi Docg, il Pisé, che viene prodotto solo nelle migliori annate per una manciata di bottiglia, circa 3000, che segue un canale di vendita tutto suo. Il vigneto d’elezione di questo cru, La Cascinetta, è tra i più storici dell’azienda, posizionato su un promontorio a circa 300 metri sul livello del mare con esposizione a sud, sud-ovest.  Da agricoltura biodinamica certificata Demeter, il suolo del vigneto è segnato da terra rossa, sabbiosa e sciolta, che limita la vigoria vegetativa per ottenere un’alta selezione delle uve. In linea con i princìpi biodinamici, i vigneti vengono trattati solo con moderate dosi di zolfo e rame. La scelta del sovescio, per la cura del suolo, finalizzata al miglior equilibrio microbiologico e nutrizionale, garantisce al terreno una fertilità profonda. 

La base del successo dei vini de La Raia è la coltivazione biodinamica che garantisce salute alla pianta ed eccellente qualità ai suoi frutti. – commenta Piero Rossi Cairo, titolare de La Raia - Il Gavi Pisé rappresenta il nostro massimo impegno, la nostra ricerca continua per valorizzare il vitigno Cortese: la scelta solo di uve perfette, due anni di affinamento sui lieviti autoctoni e da questa annata, la 2018, anche un passaggio in botte di rovere per scoprire cosa ancora può raccontare questo Cortese. Il risultato è sorprendente: struttura nitida, una longevità ancora maggiore e una esplosione di profumi e sentori che richiamano l’aria intrisa dei fiori che crescono alla Raia. Con un tocco leggero, e sinora inedito, di vaniglia. L’annata 2018 è qui, una nuova evoluzione del nostro cru, riconosciuto, sin dalla prima edizione, proprio per la sua capacità di evolvere in bottiglia e nel bicchiere.”

Ci piace il coraggio e il saper rischiare dimostrate da un’azienda storica come La Raia nel rinnovare il suo vino di punta, perché nel cambiamento c’è sempre un’opportunità di crescita, come ci ricorda Sir Winston Churcill, “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.  Chapeau! 

Gavi Pisé 2018

95/100 - € 28

Da uve cortese. Fermenta in botti di rovere da 25 hl e vi matura sui lieviti per un anno, quindi affina altri 12 mesi in acciaio. Giallo paglierino luminoso. L’impatto olfattivo è giocato sulla complessità, a partire dalle spezie dolci, come la vaniglia, con qualche tocco lieve di cedro e le erbe aromatiche (salvia, rosmarino). Palato ampio, fresco e salino, con retrogusto di spezie. Ha bisogno ancora di tempo per esprimersi completamente.  

Gavi Pisé 2017

93/100 - € 28

Da uve cortese. Affina 24 mesi in acciaio sui lieviti. Paglierino lucente. Al naso, ricco e di carattere, emerge un bouquet di frutta gialla, con ricordi di acacia e agrumi canditi. La bocca è fresca, sapida e dinamica, con piacevoli sensazioni fruttate e balsamiche nel lungo finale.

 

Gavi Pisé 2015

94/100 - € 28

Da uve cortese. Affinamento in acciaio. Paglierino con lampi dorati. Naso intrigante di lampone, fiori bianchi, cedro e ricordi infantili di zucchero a velo. Il sorso è molto fresco, diretto e verticale, di buona sapidità.

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