Sospensione del contenzioso Usa-EU vitale per il vino e l’agroalimentare in generale

di Redazione 15/06/21
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Con lo stop di cinque anni ai dazi tra Ue e Stati Uniti, si inaugura una nuova stagione di collaborazione tra le due potenze sul fronte commerciale, con l’obiettivo auspicato di sostenere e rilanciare le esportazioni, in particolare quelle agroalimentari, che già combattono con gli effetti della pandemia.

“Apprendiamo con soddisfazione dell'intesa Ue e Usa sulla sospensione per 5 anni dei dazi sull’affaire Boeing e Airbus. Una notizia che è di buon auspicio per le future relazioni commerciali tra 2 storici partner commerciali”. Lo ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Ernesto Abbona, in merito alla sospensione per 5 anni della guerra dei dazi tra le due potenze, annunciata ieri nel corso del vertice tra i presidenti Biden, Von der Leyen e Michel. Una sospensione del contenzioso sui sussidi Airbus e Boeing che darà alle parti tutto il tempo necessario per trovare un accordo definitivo sul lungo periodo e chiudere definitivamente la disputa.

“L’agroalimentare Made in Italy è un settore particolarmente sensibile agli scambi commerciali, con un export che vale 46 miliardi di euro nell’ultimo anno - spiega il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino -. E proprio gli Stati Uniti rappresentano un mercato assolutamente strategico per le esportazioni di cibo e bevande tricolori, con un valore complessivo vicino ai 5 miliardi. Per questo, siamo soddisfatti di questo ritorno al dialogo e al multilateralismo, attraverso decisioni condivise, per sorpassare definitivamente l’incubo dazi doganali e ampliare, invece, le opportunità di creare ricchezza attraverso l’export, prima di tutto quello agricolo e alimentare che ci riguarda più da vicino”.

“Una politica commerciale aperta e leale con gli Stati Uniti – ha aggiunto il presidente UIV, associazione che rappresenta 85% dell’export di vino italiano - è prioritaria per il nostro mercato e per la stabilità del contesto economico all'interno del quale si muovono le aziende. Sosteniamo, infine, la richiesta del Congresso Usa e del Parlamento europeo sul principio ‘zero for zero’: l'eliminazione completa dei dazi sul vino potrebbe infatti accelerare la ripresa degli scambi nello scenario post pandemia”.

Gli Stati Uniti sono il principale buyer di vino al mondo e i prodotti europei sono i più richiesti con una quota di mercato pari al 74% delle importazioni globali. Il valore medio delle esportazioni di vino Ue verso gli Usa è di quasi 3,5 miliardi di euro l’anno.





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