Pasta Uno.61 e il codice di Fibonacci

A volte nella vita bisogna concedersi qualche “follia”. Ecco quindi che va provata la pasta Uno.61, formato unico, prodotta con una selezione di grani duri di Altamura, trafilata in oro ed essiccata a lungo a bassa temperatura.

No, non sto leggendo il libro Il Codice da Vinci, né sono impazzita, anche se vi starete domandando cosa centri un pacco di pasta con Fibonacci e il suo codice. Ve lo spiego subito: la sequenza di Fibonacci detta anche successione aurea è una successione di numeri naturali; prende il nome dal matematico pisano L. Fibonacci, fu ed è considerata simbolo di perfezione estetica da utilizzare oltre che in matematica anche in architettura e arte. Pure nei canoni della figura umana di Leonardo l'ombelico divide l'altezza totale secondo la sezione aurea. 

Ma veniamo ora alla Pasta Uno.61, questo nome è stato scelto come base per la creazione del formato di pasta Unico, perché la percezione umana mostra una preferenza e un apprezzamento particolare per le proporzioni armoniche sviluppate in accordo con la regola della sezione aurea. Ecco quindi la pasta trafilata in oro, nata da un'idea di Federico Menetto e dall'incontro tra Angelo Inglese e Raimondo Mendolia.

Unico formato, una via di mezzo tra un mezzo pacchero e un rigatone, trafilata in oro perchè  permette alla righe di essere più perfette e pronte a donare alla pasta una piacevolezza davvero unica.

Uno.61 è realizzata con semola di grano duro italiano, è selezionata dal maestro pastaio Raimondo Mendolia tra le migliori varietà disponibili e viene essiccata con un processo lentissimo a 36-38°C a cicli con pause di reintegro umidità e tempo di 48 ore, fondamentale per preservare al meglio quantità e qualità di proteine ed aminoacidi. 

All’altezza della qualità delle materie prime e del processo di produzione il suo prezzo. Vi blocco prima che scateniate le vostre ire funeste inneggiando alla povertà nel mondo o alla redistribuzione della ricchezza. Ecco, prima di parlare di costo di un pacchetto da 500 grammi, vi invito a pensare a quanto può costare una buona bottiglia di vino o un pezzo di tartufo bianco. Quindi sì, è cara ma di tanto in tanto ci si può concedere una coccola a scapito di altri “vizietti” che ognuno di noi in fondo ha. Costa 16 euro la confezione ma vi assicuro che li vale tutti.

Una tenuta di cottura (circa 14 minuti) pazzesca, un sapore meraviglioso che già con un filo d’olio e del buon parmigiano sarebbe un piatto coi fiocchi, una porosità incredibile che assorbe il condimento in ogni scanalatura che anche i meno bravi in cucina riusciranno a fare un primo da capolavoro. Un formato che è estremamente versatile abbonandosi alla grande con tantissimi sughi e ricette asciutte. Io l’ho provato sia con un pesto di pistacchi che al semplice sugo di pomodori e basilico, ma anche con una crema di tartufo nero. 

Tocco che la contraddistingue tra le altre cose è il confezionamento: scampoli di stoffa tagliata a mano e chiusa con dei bottoncini in puro corozo. Ricorda molto la biancheria intima da uomo, quella di classe, vecchio stile, sposando in pieno la causa del recupero e della sostenibilità. Molto bella e che salta all’occhio. Ogni pacco è confezionato a mano e il motivo della stoffa è del tutto casuale perchè selezionata da Angelo Inglese, lo straordinario sarto di Ginosa che utilizza quindi gli scarti della lavorazione delle sue bellissime camicie. 

Quindi tutto studiato nei minimi dettagli, pasta veramente buonissima, che ho apprezzato tanto e che (oltre che farne scorta per me) utilizzerò come originale regalo natalizio. 

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