Vino e web

di Daniele Cernilli 23/07/12
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Vino e web

Se provate a digitare Barbera 2 su un motore di ricerca, vi appariranno una serie di siti nei quali si parla di un convegno organizzato lo scorso anno all’Enoteca di Nizza Monferrato. Nulla di strano, nel mondo del vino ce ne sono a migliaia. Il fatto è, però, che questo convegno è stato realizzato con il solo utilizzo dei social networks da un giovane produttore della zona, Gianluca Morino, che è divenuto in breve l’animatore della Barbera sul web. Conta quasi 4.000 fans su twitter, vive cliccando sul suo smartphone, ed ha letteralmente rivoluzionato la comunicazione di quel vino e del vino in particolare attraverso un sistema moderno di linguaggio alla portata di tutti. Un mutamento epocale in un mondo spesso autoreferenziale come quello del vino, ma anche comprensibile nello specifico caso della Barbera, vino molto popolare, che ha evidentemente bisogno di una comunicazione adatta ad informare quei milioni di consumatori che ogni anno ne acquistano almeno una bottiglia. Aver compreso questo fenomeno ha fatto di Gianluca Morino un moderno profeta della Barbera, di quelle che produce lui nella sua Cascina Garitina di Castel Boglione, in provincia di Asti, ma anche di quelle di tanti altri produttori. Nella zona di Nizza Monferrato, innanzi tutto, da dove provengono forse le più prestigiose, e da tante altre, magari meno note, ma da dove scaturiscono quelle decine di milioni di bottiglie che poi si trovano nei supermercati e nelle enoteche di tutta Italia e di molti paesi esteri. Era necessario riportare l’informazione il più vicino possibile ai consumatori e Morino, che ha poco più di quarant’anni ed è un appassionato di web, ha capito forse prima di molti altri questa esigenza di semplificazione che arrivava dal pubblico. Quel convegno di un anno fa ha portato un centinaio di persone, consumatori provenienti da tutto il mondo, e non necessariamente grandi conoscitori, convocate attraverso twitter, a confrontarsi sul tema della Barbera. Poi ad adottare una barbatella, dalla quale si svilupperà una pianta di Barbera che andrà con le altre a formare un vigneto dedicato a tutti loro. Il risultato è stato un rimando in rete, una montagna di informazioni “twittate” da tutti i presenti e riprese da migliaia di altri frequentatori di quel social network. La Barbera, tutte le Barbere piemontesi, hanno così suscitato e stanno ancora suscitando un grande interesse mediatico, mai ottenuto in precedenza, e Gianluca Morino, oggi presidente dell’Associazione Produttori della Barbera d’Asti di Nizza Monferrato, che è a docg, è divenuto una sorta di referente mondiale di quel vino, con ben un milione e duecentomila citazioni sui motori di ricerca. Di sicuro è un segno dei tempi, ma forse è anche un esempio di come si possa ideare una comunicazione allo stesso tempo moderna e poco costosa, dimostrando come anche senza faraonici e spesso poco produttivi interventi pubblici si riescano ad ottenere risultati molto validi usando intelligenza e conoscenza della rete.





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