Non basta dire Lambrusco

di Redazione 15/03/22
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Lambrusco di Sorbara

Quella del Lambrusco è la famiglia di vitigni di gran lunga più diffusi in tutta la pianura emiliana. Ci soffermiamo oggi sul Lambrusco di Sorbara, fruttato, floreale, di alta acidità e media struttura. 

Se non sei emiliano, ti sembra naturale parlare di Lambrusco e basta. Ma non è così: non esiste “il” Lambrusco ma “i” Lambrusco e la combinazione tra le diverse varietà e i diversi territori danno, come è ovvio, risultati differenti. Attualmente la famiglia del Lambrusco conta circa 60 sottovarietà. Le più importanti sono il Lambrusco Salamino, il Lambrusco Marani, il Lambrusco Maestri, il Lambrusco Montericco e il Lambrusco di Sorbara, che è probabilmente il più famoso e diffuso di tutti. Da queste varietà derivano le quattro principali Doc di Lambrusco attualmente prodotte in Emilia: quello di Sorbara, il Grasparossa di Castelvetro, il Salamino di Santacroce, e il Reggiano, quest'ultimo ottenuto da un blend delle diverse sottovarietà. 

Ci soffermiamo sul Lambrusco di Sorbara, un vitigno particolare in quanto ha fiori fisiologicamente femminili e polline sterile per cui è necessario prevedere nella base ampelografia dei vigneti altri vitigni Lambrusco per consentirne l’impollinazione e la fruttificazione. Leggendo il disciplinare, infatti, si scopre che per la base ampelografica si parla di vigneti composti per almeno il 60% della superficie vitata totale di Lambrusco di Sorbara, poi dal 25% al 40% Lambrusco Salamino e altri lambruschi tradizionalmente coltivati nella zona fino ad un massimo del 15%. Ci troviamo nella media pianura della provincia modenese dove prevalgono i suoli limoso-argillosi. 

Le aziende che abbiamo scelto sono tra le più classiche: Cavicchioli e Cleto Chiarli.

Di Cavicchioli si potrà dire che fa grandi numeri, che non sono certo un’offesa ma una chiara visione imprenditoriale con radici storiche nel territorio, ma mai che questi numeri non sono coniugati con una qualità notevole, sconfinando nell’eccellenza in alcuni vini di punta, fiore all’occhiello dell’azienda. La storia della Cavicchioli è quasi centenaria: la sua gamma è variegata e tutte le tipologie dei vitigni classici modenesi sono rappresentate.  

Per quanto riguarda Cleto Chiarli, è il marchio che identifica le tenute agricole della Chiarli 1860. Raramente si possono coniugare quantità importanti come quelle prodotte dalla famiglia Chiarli con qualità medie così rimarchevoli e punte eccellenti dei loro vini principali. A una modernità necessaria a creare una massa critica così grande, corrisponde un sorprendente legame a una tradizione antica, dove i sapori sono straordinariamente coerenti con un territorio vocato come pochi al piacere della tavola. 

Sorbara Vigna del Cristo 2020 Cavicchioli 1870

92/100 - € 10,00

100% Lambrusco di Sorbara della località Cristo, la più rinomata della zona del Sorbara. Metodo Charmat. Rubino-rosato chiaro con spuma leggera e briosa. Profumi floreali, di peonia e fragoline di bosco, ribes e una nota vegetale finissima. La bocca è fresca, cremosa, pulente. 
 


Lambrusco di Sorbara Premium Vecchia Modena 2020 Cleto Chiarli

92/100 - € 9,00

100% Lambrusco di Sorbara. Metodo Charmat. Rubino limpido e trasparente, quasi rosa, spuma abbondante. Al naso classici richiami ai lamponi e frutti di bosco in gelatina.

 

 

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