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Ci beviamo un Nero d’Avola?
Il Nero d’Avola è uno dei vitigni più amati dagli italiani, sebbene negli ultimi anni il suo exploit si sia ridimensionato. Si può bere anche d’estate, basta avere l’accortezza di servirlo quasi freddo, intorno ai 14-16°C.
Il Nero d'Avola, conosciuto anche come Calabrese, è il più famoso vitigno rosso della Sicilia e anche il più diffuso. Viene di solito coltivato ad alberello o a spalliera, e dà un'uva ad alta gradazione zuccherina che gli permette di arrivare con facilità oltre i 15° alcolici. Il vino che se ne ricava ha sapori e profumi intensi e particolari ma risulta carente di acidità. Ma attenzione: allevandolo con particolari criteri si è riusciti ad abbassarne il contenuto di zuccheri e ad aumentarne l'acidità. Vinificato così in purezza, con tecnologie moderne, si è rivelato come uno dei grandi rossi di struttura italiani, intenso ed armonico, adatto, nelle sue migliori espressioni, ad un buon invecchiamento. È possibile ricavarne un rosso più agile, adatto anche a un consumo meno impegnativo.
Ve ne presentiamo tre che hanno un prezzo abbordabile e sono di ottima qualità, com’è nello spirito di questa rubrica.
Il primo è il Cartagho di Mandrarossa delle Cantine Settesoli, una delle più importanti realtà cooperativistiche del Sud Italia. Mandrarossa è il suo brand di prestigio, un milione di bottiglie su venti milioni prodotte in totale: l'emblema di un rapporto possibile tra grandi numeri e qualità, legame col territorio e prezzi accessibili ai consumatori. È prodotto nella zona di Menfi, in provincia di Agrigento, nella Sicilia occidentale.
Il secondo è dei fratelli Cusumano. Nel 2001 Alberto e Diego Cusumano muovevano i primi passi nel mondo della vitienologia siciliana. Oggi Cusumano significa vini di straordinaria qualità in mezzo mondo, e che derivano da diverse parti della Sicilia e non solo dalla zona di Partinico, fra Palermo ed Alcamo, che è sede della cantina madre. Di Nero d’Avola ne producono più di uno, come il Sàgana, di altissimo livello, ma abbiamo scelto il Disueri, per il suo rapporto qualità/prezzo particolarmente favorevole. Le uve derivano dalla Tenuta San Giacomo a Butera, in provincia di Caltanissetta, nella Sicilia centro meridionale.
Concludiamo con il Nero d'Avola di Cantine Colosi. Gestita da Piero Colosi, esponente della quarta generazione, con la collaborazione del padre Pietro, Cantine Colosi si trova a Giammoro, in provincia di Messina, dove si svolgono tutte le fasi di lavorazione. I vigneti, perlopiù di Malvasia delle Lipari, si sviluppano invece nella piccola isola eoliana di Salina, in località Gramignazzi, e da alcuni anni sono state presi in affitto alcuni ettari di vigneto nella Sicilia centrale, a Riesi (CL), e anche a Mazara (TP), dai quali deriva il Nero d’Avola.
Mandrarossa
Sicilia Nero d’Avola Cartagho 2018
93/100 - € 15,00
100% Nero d’Avola. Matura 12 mesi in barrique. Rosso rubino intenso. Naso elegante di frutti rossi, cuoio, agrumi, note di liquirizia e terra bagnata. Sorso pieno, solare, di buon equilibrio, fresco e fruttato nel suo piacevole finale.
Cusumano
Sicilia Nero d’Avola Disueri 2020
91/100 - € 10
100% Nero d’Avola. Almeno 5 mesi in acciaio sulle fecce fini. Rubino porpora con sfumature violacee. Al naso frutti di bosco a profusione, ciliegia ed erbe aromatiche. Il sorso è fresco e dinamico, di buona struttura, succoso e dal finale fruttato.
Cantine Colosi
Sicilia Nero d’Avola 2020
90/100 - € 9,00
Da uve nero d’Avola. Acciaio. Rosso porpora scuro. Naso pulito, intenso e variegato con ciliegia matura, prugna fresca, cappero e una nota marina. Sorso molto fresco, dotato di buona struttura, tannini delicati e finale lungo e fruttato. Tipico e piacevole.
