Cena a sorpresa con Roma Doc

di Riccardo Viscardi 11/05/23
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Cena Roma doc

Una cena che sulla carta si ipotizzava presumibilmente noiosa diventa invece molto interessante grazie a due simpatiche (e brave) produttrici.

Cena istituzionale della Doc Roma, scontata, le chiacchiere introduttive dei rappresentanti delle istituzioni politiche fanno capire che la distanza con il mondo reale del vino è siderale. Il dubbio che ci sia troppa improvvisazione e poca conoscenza è pressante e mi trovo a rimpiangere Lucio Cornelio Silla. Colpa nostra, dovevamo stare più attenti. Migliore l’approccio dei vertici del Consorzio di tutela, ma questo va da sé, e il video mostrato, che presenta la città di Roma e la sua campagna, da dove provengono i vini della denominazione, è molto bello. 

La cena al ristorante delle Esposizioni è degna della mitica mensa di via De Lollis dei tempi universitari. Il dolce qui era migliore, questo lo devo ammettere. 

E allora la sorpresa positiva dov’è? La sorpresa è stata un tavolo bello con persone di spessore e nato per caso e per “cavalleria”. Mentre eravamo in chiacchiera con il fantastico collega Alessandro Scorsone, si parlava del ruolo dei terpeni nell’invecchiamento del vino, passa un altro stimato collega, Vittorio Ferla, che ci fa notare che rischiamo di rimanere divisi a cena. Prontamente adocchiamo quattro posti liberi in un tavolo defilato, con due posti occupati da due giovani signore sconosciute e la nostra serata sorprendentemente prende il volo. 

Dopo le dovute presentazioni officiate da Alessandro “per manifesta superiorità” a gestire queste situazioni, scopriamo di trovarci con due produttrici dalle storie quasi opposte ma con un entusiasmo, capacità e visione molto simili e avvincenti. Insomma due “marziane” nel Lazio dormiente. 

Si tratta di Silvana Lulli proprietaria con i fratelli di Parvus Ager, un’azienda storica della zona di Ciampino, e Matilda Pedrini, giovanissima proprietaria della nuova azienda Borgo del Baccano vicino a Vallelunga. Al di là del dinamismo, in comune hanno le aziende vicino a luoghi “motoristici” che le avvicinano al “futurismo”. Oltre che dalla preparazione e simpatia delle produttrici, siamo stati colpiti dai vini francamente inaspettati, di buona qualità su tutta la gamma presente nonostante per Borgo del Baccano fossero le prime annate in commercio. Per la Parvus Ager, nonostante una vita precedente a vendere le uve, la svolta è arrivata nel 2020 con l’inaugurazione della nuova cantina e l’adozione di una rinnovata filosofia produttiva che tende ad esaltare i terreni di matrice vulcanica. Altro importante aspetto che le due aziende hanno in comune.

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