30 anni di Graticciaia

di Annalucia Galeone 25/03/22
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30 anni di Graticciaia Agricola Vallone

Con la vendemmia 2016 ora sul mercato, il Graticciaia, iconico rosso salentino, compie 30 anni. Un’espressione di Negroamaro frutto di un progetto all’avanguardia per l’epoca che ha segnato la storia della viticoltura pugliese.

Il Graticciaia di Agricole Vallone, vino icona nel Salento, festeggia 30 vendemmie: la prima annata uscì nel 1986, l'enologo di allora fu l'indimenticabile Severino Garofano. Il nome ricorda i “graticci”, l'intreccio di stuoie di canneto anticamente utilizzate per l'appassimento di frutta e ortaggi e poi adottate per appassire la selezione di uve di Negroamaro surmature sulle terrazze di castel Serranova a Carovigno.

L'idea di applicare l'antica tecnica della tradizione contadina alle uve è stata una brillante intuizione, ha generato un progetto rivoluzionario e controcorrente in un periodo in cui la preoccupazione principale era fare quantità non qualità e le potenzialità del Negroamaro erano incomprese se non del tutto ignorate. Il successo non era scontato, il flop era dietro l'angolo. I processi fisiologici che si determinano nell'acino e la fermentazione del mosto in autunno avanzato, allorquando la temperatura ambientale è più bassa, portano a un’evoluzione del tutto diversa rispetto alla vinificazione tradizionale

Le vecchie vigne sono in contrada Caragnuli nella tenuta Iore a San Pancrazio Salentino, si tratta di alberelli di età tra i 70 e gli 80 anni con una resa molto bassa, 40 quintali per ettaro circa, le bottiglie ottenute 2500 più o meno. Il Graticciaia viene prodotto solo nelle migliori annate, a causa della variabilità climatica sono saltate le seguenti: 1987/1991/2002/2007/2014. 

Negli anni il testimone di Severino è passato di mano, è stato raccolto da Graziana Grassini prima e ora da Marco Mascellani. “Cercare un percorso identitario, stilistico e territoriale più affine con i mercati e la bevibilità dei vini è il mio obiettivo - sostiene Marco Mascellani -. Il vino si fa in vigna, in cantina bisogna portare materia prima di qualità, l'enologo deve solo accompagnare le uve nel percorso di trasformazione. È importante l'abilità del tecnico per interpretare l'annata, la raccolta, l'appassimento e la fermentazione, non si deve mai standardizzare il processo”. Dall'anno scorso l'affinamento in legno viene fatto nei tonneau di rovere francese che hanno sostituito le barrique. 

Per celebrare la ricorrenza Francesco Vallone, l'amministratore delegato e lo staff hanno organizzato a Palazzo Bn a Lecce una verticale di Graticciaia, tre annate realizzate dai tre consulenti che si sono succeduti, un excursus dal forte valore simbolico, ciascuna scandisce il trascorrere del tempo, degli uomini e delle mode. Le annate in degustazione erano la 2004, la 2011e la 2016. Il fil rouge è identico, la 2004 è in splendida forma, è la più godereccia; la 2011 deve ancora evolvere, il legno è leggermente sopra le righe, nonostante la spiccata morbidezza conserva una buona acidità; la 2016 ha un finale lunghissimo, ha in serbo l'effetto wow anche tra qualche anno. “È un’emozione presentare l'annata 2016, sintesi evolutiva di questo storico ed eccezionale vino che continua a raccontare eccellenza e ci riserva sempre delle grandi sorprese”, ha affermato Francesco Vallone. 

L'occasione è stata utile per annunciare il lancio sul mercato di una novità. La new entry non ha ancora un nome, la tecnica di produzione è sulla falsa riga del Graticciaia, si tratta di vino secco, un blend di uve bianche leggermente appassite sui graticci post raccolta, le bottiglie saranno due mila. 

Salento Rosso Graticciaia 2004 

94/100 - € 80

100% Negroamaro lasciato appassire sui graticci. Matura 12 mesi in barrique. Granato intenso. Naso avvolgente e di notevole complessità, frutta matura, prugna, ciliegia, poi note terziarie e balsamiche, tostatura, carruba e tabacco. Palato piacevole ed elegante, ha un gran corpo. Finale persistente e lungo.

Salento Rosso Graticciaia 2011 

93/100 - € 60

100% Negroamaro lasciato appassire sui graticci. Matura 12 mesi in barrique. Rubino intenso che vira verso il granato. Naso ampio e verticale ancora in evoluzione. Nuance di confettura di frutta rossa, tabacco e cioccolato. Bocca piena, vigorosa e di grande morbidezza ma con una buona spalla acida che conferisce grande bevibilità. 

Salento Rosso Graticciaia 2016

95/100 - € 50

100% Negroamaro lasciato appassire sui graticci. Matura 12 mesi in tonneau. Rubino molto scuro. Al naso è ricco e complesso con una spiccata nota affumicata seguita da fichi secchi, more, ciliegie e chiodi di garofano. La bocca è cremosa, avvolgente e morbida, con un accenno di dolcezza e un’acidità che sostiene e dona equilibrio. Finale vivo e lunghissimo-

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10/05/11 Redazione




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